Morto sul lavoro alla Econord di Lavis: accertamenti ancora in corso

Non c'è ancora l'ultima parola dell'Uopsal, l'unità operativa dell'Apss competente in materia di infortuni, riguardo alla morte  di un operaio nello stabilimento della Econord di Lavis, avvenuto in tarda mattinata. L'istituto dell'azienda sanitaria è intervenuto sul posto insieme ai carabinieri con il compito di stabilire se si sia trattato di un malore oppure di un tragico  incidente. Secondo le prime informazioni l'uomo è stato trovato sena vita sul fondo di uno dei cassoni usati dall'azienda per il trattamento degli inerti, presumibilmente caduto dopo un volo di qualche metro. I colleghi presenti erano impegnati e, complice forse anche il rumore di qualche macchinario, non si sono accorti immediatamente di quanto accaduto e quindi non hanno visto cadere l'operaio. 

Il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti nel pomeriggio ha inviato una nota di cordoglio e di vicinanza alla  famiiglia 

"Un operaio oggi ha perso la vita sul posto di lavoro. E’ successo a Lavis e succede con tragica cadenza anche in Trentino, più volte all’anno. E’ un fenomeno contro cui si combatte da anni una durissima battaglia, per cercare di diffondere capillarmente la cultura dei diritti, della sicurezza e della prevenzione, per portare a zero il tributo di vite da parte della produzione. Per evitare, non da ultimo, che a cadere vittime siano alla fine gli anelli più deboli della catena. Il Consiglio provinciale ha approvato negli anni norme di grande civiltà in questa materia, ha tra l’altro istituito anche un fondo di solidarietà per le vittime degli incidenti mortali sul lavoro o in attività di volontariato. Se però si muore ancora, significa che molto resta da fare, soprattutto sul piano dell’applicazione severa e minuziosa delle regole. In questo momento però vada soprattutto alla famiglia dell’operaio deceduto il nostro sentimento di cordoglio, di vicinanza e di solidarietà".