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Il lutto

Tutto il Trentino piange Graziella Anesi

Era assessore al comune di Baselga di Pinè e presidentessa di HandiCrea. Ianeselli: “Ci mancheranno le sue battaglie”

Come un fulmine a ciel sereno, la notizia della scomparsa di Graziella Anesi ha travolto tutto il Trentino, a partire dall’Altopiano di Pinè dove viveva e ricopriva il ruolo di assessore all’istruzione e alle politiche sociali, fino a Trento. Era affetta da una rara malattia genetica, ma questo non l’ha mai fermata, anzi. Nel capoluogo, Graziella lavorava coordinando HandiCrea, la cooperativa di impegno sociale che aveva creato, con l’obiettivo di ascoltare e informare sulle leggi e le procedure della disabilità, riportando alle istituzioni i bisogni e le proposte dei diversamente abili.

A piangerla anche la giunta trentina e il sindaco Franco Ianeselli, con il primo cittadino che ha affidato ai social il suo ricordo: “’Una delle prossime settimane dobbiamo andare a fare un sopralluogo insieme’. Graziella Anesi mi aveva buttato lì la proposta appena prima di Natale, quando era venuta a Palazzo Geremia per presentare il progetto ‘Le case parlanti’, che si riprometteva di rendere accessibili a chiunque gli edifici storici della città. Non so bene quale sarebbe stata la meta della spedizione, di sicuro un edificio, un marciapiede, un angolo di città ‘ostile’ ai disabili. Quel sopralluogo non lo faremo mai più, purtroppo, perché Graziella Anesi se ne è andata all’improvviso. A pensarci non sembra possibile, perché l’energia di Graziella pareva davvero inesauribile e straripante. La sua fragilità forte, la sua intelligenza, il suo pensiero positivo ci mancheranno enormemente. Ci mancheranno le sue proposte, le sue battaglie, il suo impegno nella cooperativa HandiCrea e dovunque ci fosse bisogno di difendere un diritto, di chiedere pari opportunità per tutti i cittadini”.

Ricordo commosso anche dalla Cooperazione Trentina, con il presidente Roberto Simoni che ha commentato: “Ci mancherà moltissimo, era una combattente.  Una persona intelligente e sincera, sempre disponibile al confronto, che ha superato ogni ostacolo con la forza del dialogo. Il suo impegno per i diritti delle persone disabili si è trasformato grazie a lei e alla cooperativa HandiCrea in una battaglia di civiltà, per una società più equa ed inclusiva. Di questo dobbiamo tutti esserle riconoscenti”.

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