rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Covid

Monitoraggio Gimbe, in Trentino le terapie intensive superano la media nazionale

I posti letto occupati da pazienti covid sono il 3,3 per cento (la media italiana è 3,1)

Calano ancora i nuovi contagi da covid in Italia: il monitoraggio della fondazione Gimbe rileva 171.737 casi nella settimana dal 18 al 24 maggio a fronte dei 243.932 della settimana precedente. Gli attualmente positivi sono 811.720 (nel precedente monitoraggio erano 967.401). Diminuiscono anche i decessi (633 a fronte dei precedenti 763), i ricoveri con sintomi (6.257 vs 7.465) e le terapie intensive (290 vs 337).

Per quanto riguarda la provincia di Trento, si registrano 329 attualmente positivi ogni 100mila abitanti, in calo del 37,5 per cento rispetto alla settimana precedente. Meno positiva invece la situazione sul fronte dei ricoveri. I posti letto in area medica occupati da pazienti covid sono solo il 7,4 per cento, ma quelli in terapia intensiva arrivano al 3,3 per cento: una quota superiore alla media nazionale.

In provincia si registrano invece dati migliori rispetto alla media nazionale per quanto riguarda le vaccinazioni. In Italia tra chi ha più di 5 anni c’è ancora un 7 per cento della popolazione non vaccinata, mentre il Trentino la quota è del 4 per cento: la più bassa a livello nazionale.

“Nonostante i ripetuti appelli della fondazione Gimbe - afferma oggi il presidente Nino Cartabellotta - la somministrazione della quarta dose non solo non è decollata, ma i trend documentano una fase calante. Eppure, la riduzione dell’efficacia vaccinale nei confronti della malattia grave aumenta la mortalità nelle fasce più anziane della popolazione già vaccinate con tre dosi, mentre si consolidano le prove di efficacia del secondo booster nel ridurre ospedalizzazioni e decessi. Peraltro, gli eccellenti risultati di alcune regioni “virtuose” dimostrano che somministrare alle persone vulnerabili l’ulteriore booster a 120 giorni dalla terza dose è solo una questione organizzativa e di informazione alla popolazione. Rimandare all’autunno, confidando nell’arrivo dei vaccini aggiornati, è una scelta molto azzardata per le persone vulnerabili”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Monitoraggio Gimbe, in Trentino le terapie intensive superano la media nazionale

TrentoToday è in caricamento