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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il monitoraggio

Coronavirus: "+34% contagi, tornano a salire i ricoveri". Tutti i dati

Gimbe: "Non decollano le quarte dosi. Chiamata al nuovo esecutivo: servono raccomandazioni chiare per contrastare la pandemia"

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 21-27 settembre 2022, rispetto alla precedente, un aumento di nuovi casi (160.829 vs 120.057) e una diminuzione dei decessi (307 vs 334). Aumentano i casi attualmente positivi (444.389 vs 414.067), le persone in isolamento domiciliare (440.608 vs 410.422), i ricoveri con sintomi (3.653 vs 3.495), mentre si confermano in calo le terapie intensive (128 vs 150).

Nello specifico, nella provincia autonoma di Trento, in questa settimana in esame si registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (563) e si evidenzia un aumento dei nuovi casi (44,1%) rispetto alla settimana precedente. Sopra media nazionale i posti letto in area medica (11,6%) e in terapia intensiva (2,2%) occupati da pazienti covid-19. 

La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 8,8% (media Italia 10%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 1,8%.

La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 12,5% (media Italia 11,2%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 3,8%.

Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose è del 21,3% (media Italia 17%). La popolazione 5-11 che ha completato il ciclo vaccinale è pari 31,8% (media Italia 35,2%) a cui aggiungere un ulteriore 3,1% (media Italia 3,3%) solo con prima dose. I nuovi casi per 100.000 abitanti dell'ultima settimana per la provincia di Trento sono pari a 531 (+44,1% rispetto alla settimana precedente).
 
"Dopo il modesto incremento registrato la scorsa settimana - dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe - assistiamo ad un balzo di nuovi casi settimanali (+34%) che da poco meno di 108 mila arrivano a sfiorare quota 161 mila, con una media mobile a 7 giorni di quasi 23 mila casi al giorno". 

Secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 24 agosto 2021-21 settembre 2022 in Italia sono state registrate oltre 1,09 milioni di reinfezioni, pari al 6,2% del totale dei casi. La loro incidenza nella settimana 15-21 settembre è del 15,8% (n. 23.934 reinfezioni), in aumento rispetto alla settimana precedente (14,9%).

La quarta dose

Secondo quanto disposto dalla Circolare del Ministero della Salute del 7 settembre 2022, la platea di persone candidate a ricevere il secondo richiamo (quarta dose) è di oltre 19,1 milioni di persone: di queste, 14 milioni possono riceverlo subito, quasi 1,9 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e quasi 3,2 milioni l’hanno già ricevuto. Al 28 settembre (aggiornamento ore 06.16) sono state somministrate 3.257.289 quarte dosi, con una media mobile di 12.096 somministrazioni al giorno, in aumento rispetto alle 10.284 della scorsa settimana (+17,6%). In base alla platea ufficiale (n. 19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 personale sanitario e 320.974 ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 17 settembre, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi non decolla, attestandosi al 17% rispetto al 16,6% della settimana precedente, con nette differenze regionali: dal 7,7% della Sicilia al 28,3% dell’Emilia Romagna.

"La ripresa della circolazione virale - conclude Cartabellotta - è ben documentata sia dall’incremento del tasso di positività dei tamponi, sia dalla netta risalita dei nuovi casi che fa già sentire i primi effetti sui ricoveri in area medica. Peraltro, accanto alla ripresa delle lezioni scolastiche, alla maggiore frequentazione dei luoghi chiusi e all’elevata percentuale di reinfezioni, l’imminente decadenza dell’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici contribuirà ad un ulteriore aumento della circolazione virale. In questa fase di transizione istituzionale, la Fondazione GIMBE da un lato condivide i princìpi per contrastare la pandemia di covid-19 espressi dalla coalizione di centro-destra uscita vincitrice dalle urne ‘attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali, come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti, senza compressione delle libertà individuali”. Dall’altro, con l’aumento della circolazione virale, Gimbe ritiene indispensabile che il nuovo Esecutivo ribadisca in maniera netta le raccomandazioni fondamentali, già fornite da Oms Europa. Innanzitutto, effettuare con priorità massima il secondo richiamo ad anziani e fragili, visto che l’efficacia vaccinale nei confronti della malattia grave inizia a declinare dopo 120 giorni; in secondo luogo, completare il ciclo vaccinale con la terza dose alla popolazione generale; infine, utilizzare responsabilmente la mascherina nei luoghi al chiuso affollati e/o poco aerati. Gli adeguamenti strutturali, oltre a cospicui investimenti, richiedono tempi non compatibili con una eventuale nuova ondata".

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