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Una storia dell'orrore

A pranzo con le famiglie, artigiano abusa della figlioletta di un collega

La vicenda risale al 2021

Ha i contorni di una storia dell’orrore la vicenda che vede protagonista un uomo del Trentino, artigiano cinquantenne, e una bambina che, all’epoca dei fatti, aveva solo 11 anni. Tutto è cominciato nel giugno del 2021 in un pranzo fra colleghi di lavoro a cui erano invitati anche mogli e figli; insomma, un momento di gioiosa convivialità dietro il quale, però, si annidava un incubo.

L’uomo, un padre di famiglia, durante il pranzo, si sarebbe allontanato dagli altri commensali, con la scusa di andare in una stanza a controllare come stessero gli altri bambini. Stanza nella quale, secondo la ricostruzione in tribunale, avrebbe portato la piccola, togliendole i pantaloni e toccandole le parti intime. Le aveva detto che era un gioco, ma lei non gli ha creduto: si è rivestita ed è corsa al tavolo dei genitori, raccontando in lacrime l’accaduto e dicendo il nome di chi le aveva fatto del male.

I familiari hanno quindi preso la bambina, l’hanno portata al Santa Chiara per un controllo, dove è stata sottoposta a test specifici e, confrontandosi con una psicologa, è riuscita ad esternare il suo dolore. I genitori avevano fatto immediatamente denuncia ai carabinieri e il giudice per le indagini preliminari aveva disposto la custodia cautelare in carcere dell’artigiano. Nella giornata di ieri, martedì 6 giugno, è arrivata la sentenza.

L’uomo, attualmente ai domiciliari, è stato condannato, come riporta L’Adige, a 6 anni con il rito abbreviato e a risarcire con 90mila euro la vittima, in quanto è stato accertato nella bambina un disturbo post traumatico da stress.

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