Il Tribunale per i minorenni di Trento ha disposto il reinserimento presso la famiglia di origine di un minore di Trento di 13 anni che alcuni anni fa era stato allontanato da casa per ragioni di natura psicologica: "Scarsa consapevolezza del padre circa i bisogni sia emotivi che educativi del figlio che presenta rilevanti aspetti di fragilità relazionale", si legge nel decreto del Tribunale. Il ragazzo, circa un mese fa, era scappato dalla comunità di Rovereto ed era tornato in famiglia. In seguito l'assistente sociale del polo di Trento l'aveva convinto a tornare in comunità. Ma, solo pochi giorni dopo, il ragazzo si è rifiutato di tornare in comunità ed è rimasto a casa. Ed ora il decreto del giudice riconosce la volontà del ragazzo, restituendo ai genitori la responsabilità genitoriale.

"Sono molto soddisfatto dell'epilogo di questa vicenda, in primo luogo perché, finalmente si comincia a rispettare la volontà del minore attraverso l'ascolto dello stesso. Sono contento anche perché queste decisioni servono a conseguire quella necessità di integrazione tanto sbandierata a destra e a manca. In certe vicende, che riguardano soprattutto cittadini stranieri, come nel caso specifico, bisogna avere maggiore sensibilità nel capire i comportamenti e i modi di fare che sicuramente sono diversi dai nostri, sempre però nel rispetto della legge e dei minori. Mi sento anche di sottolineare la sensibilità del Giudice Onorario che ha ben compreso il desiderio del ragazzo e della sua  famiglia di mettersi in discussione", ha dichiarato l'avvocato della coppia, Francesco Miraglia.