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Cronaca

Minacce di morte a Fugatti: "Una goliardata, sono tranquillo"

Solidarietà anche dai sindacati Cgil, Cisl e Uil: "Episodi gravi soprattutto in piena campagna elettorale: così si avvelena il clima generale"

"Sono tranquillo e non sono per niente preoccupato. Credo si tratti di una goliardata". Così il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti dopo le minacce di morte ("Uccidi Fugatti") apparse oggi su alcuni cartelloni elettorali a Trento.

"Ringrazio tutti per i tantissimi messaggi di solidarietà che mi sono arrivati oggi e ringrazio le forze dell'ordine per il lavoro che hanno fatto e che stanno facendo - scrive ancora il presidente sulla sua pagina Facebook -. Non posso pensare che quello che è stato scritto sia vero. La preoccupazione più grande è di spiegarlo ai miei figli, ma questo ormai fa parte del nostro ruolo. Da parte mia continuo con regolarità l'attività com'è giusto che sia. La scorta ce l'ho ormai da più di un anno e spero, come ho sempre detto, che domattina mi venga revocata".

Nel frattempo messaggi di solidarietà sono arrivati anche dalle tre confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil: "Offese e atti intimidatori non possono trovare nessuna giustificazione perchè ogni forma di dissenso deve sempre trovare un modo civile e rispettoso per essere espresso", fanno sapere in un comunicato congiunto i segretari generali Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil).

Per i tre sindacalisti quanto avvenuto è "particolarmente grave perché si inserisce nel pieno della campagna elettorale che dovrebbe essere massimo momento democratico per confrontare civilmente opposte visioni. Chi ricorre alle minacce sempre, e in questa fase in modo particolare, rischia di avvelenare il clima a danno dell’intera comunità. Ogni cittadino, come prevede la nostra Costituzione, ha sempre pieno diritto di esprimere le proprie idee, ma non è mai lecito ricorrere a forme di violenza di ogni tipo, verbale e fisica".

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