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Cronaca

Maxi truffa romantica online: 433 vittime, anche in Trentino

I raggiri, avvenuti tra il 2019 e il 2021, hanno fatto guadagnare ai truffatori fino a 200mila euro a vittima. A essere colpite di solito sono donne fragili

È una maxi truffa romantica quella smascherata dai carabinieri del comando provinciale di Savona. In arresto sono finite 19 persone che avrebbero causato danni patrimoniali fino a 200mila euro a persona. L'accusa è di aver costituito un’organizzazione criminale internazionale in grado di riciclare somme di denaro ricavate illecitamente dalle truffe online. L’operazione è scattata all’alba di martedì 3 maggio e ha visto il coinvolgimento di oltre 100 militari.

In gergo è conosciuta come “Internet romance scam” ed è “uno dei raggiri più diffusi in questo periodo”. Le vittime di solito sono donne sole di età comprese tra i 25 e gli 80 anni, affette da depressione, malattie oncologiche o croniche, vedove o separate. In una parola: fragili.

Sui conti degli indagati sono stati movimentati quasi sei milioni di euro, di cui oltre 1,8 milioni derivanti dalla truffa romantica. Raggiri che hanno interessato praticamente tutta Italia e che sono stati realizzati tra il 2019 e il 2021. Stando a quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri, le vittime - per le quali l’associazione Codici per la tutela dei diritti dei cittadini ha avviato un’azione collettiva - sono 433, residenti in tutta Italia (e anche all’estero): da Savona a Cosenza, da Foggia a Venezia, fino a Trento.

La banda sgominata dai carabinieri non si è resa protagonista solo della truffa romantica. È stato orchestrato anche un raggiro informatico con cui sono state violate le comunicazioni di alcune aziende per sostituirsi a esse, clonandone l’identità e le relative pagine internet, i clienti e i fornitori, così da dirottare i pagamenti verso i conti correnti dell’organizzazione criminale. In questo caso, le vittime sono strutture ricettive delle province di Savona, Imperia, Milano, Venezia, Livorno, Roma e Napoli.

“Le truffe online sono sempre più numerose, varie e articolate - spiega Ivano Giacomelli, segretario nazionale dell’associazione -, ma quelle romantiche sono le più odiose. Le vittime spesso sono persone sole e psicologicamente fragili. I truffatori sfruttano questi punti per instaurare un rapporto, che si sviluppa solo sul web, e per farsi dare soldi. Fingono situazioni di difficoltà, non solo economica ma anche di salute, e, conquistata la fiducia della vittima, ne sfruttano la generosità per ottenere donazioni. Le somme sottratte devono ora essere restituite a chi è stato raggirato: ecco la ragione dell’azione che abbiamo deciso di intraprendere”. Per ricevere informazioni sull’iniziativa avviata o per richiedere assistenza legale è possibile contattare l’associazione al numero 065571996 oppure scrivere a segreteria.sportello@codici.org.

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