Una causa civile dalla Provincia nei confronti di Comune di Rovereto, e delle ditte Lamaro Appalti SpA, Contec Srl, l'ingegner Maurizio Cossato e lo Studio Geotecnico Italiano Srl per la rivalsa nei loro confronti quali "responsabili del danno" avuto dalle case di via Sette Ville a Rovereto, che nel 1998 vennero danneggiate irrimediabilmente durante i lavori di realizzazione del Mart. Piazza Dante passa quindi alle vie legale chiedendo che siano risarciti "tutti gli oneri, somme e costi sopportati dalla Provincia autonoma di Trento per la messa in sicurezza del versante, per il ripristino e la messa in sicurezza degli edifici danneggiati di proprietà privata compresa la loro ricostruzione, e, in generale di ogni danno connesso e conseguente all’evento dannoso verificatosi in conseguenza e a causa dei lavori di realizzazione del Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto".
Nel corso dei lavori per la realizzazione del Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, si verificarono cedimenti strutturali delle palazzine in via Sette Ville, nella zona collinare di Rovereto che sovrasta la zona del Mart. Sin dai primi movimenti della terra gli edifici avevano ceduto e si erano formate delle crepe per il franamento della collina, considerata instabile già dal Piano regolatore generale. Gli abitanti erano stati costretti ad abbandonare gli edifici pericolanti, ingaggiando con il comune di Rovereto e la Provincia una vertenza giudiziaria. Il contenzioso risarcitorio ha concluso il suo iter per un accordo tra le parti. In base all'intesa i proprietari hanno ceduto ogni loro diritto alla Provincia, senza alcun indennizzo per i 14 anni di disagio. In cambio avranno una casa nuova. Secondo i ben informati la causa è comunque costata un milione e mezzo al comune di Rovereto a 4 alla Provincia in opere di contenimento e di indagine geologica.
Con l'accordo la Provincia autonoma di Trento aveva concesso dei contributi al Comune di Rovereto per l’intervento di prevenzione urgente di consolidamento del versante sottostante Via Sette Ville e le prime misure d’urgenza a sostegno delle famiglie residenti, sgomberate dalle abitazioni con provvedimento sindacale. Sulla base di successivi accordi con il Comune di Rovereto e i residenti, la Provincia assumeva l’impegno di ripristino e messa in sicurezza degli edifici danneggiati di proprietà dei residenti compresa l’eventuale ricostruzione totale o parziale, riservandosi anche il diritto di rivalsa nei confronti dei soggetti responsabili dei danni conseguenti ai lavori di realizzazione del Mart. Per contro i privati residenti e il Comune di Rovereto avevano sottoscritto un atto di cessione, alla Provincia, di ogni pretesa o diritto risarcitorio vantato nei confronti dei responsabili. Quindi era stata la Provincia che si era occupata della progettazione e alla esecuzione dell’intervento di demolizione e ricostruzione delle palazzine danneggiate. Ora si passa alle carte bollate.
