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Giovedì, 28 Marzo 2024
Montagna / Val di Fiemme e Fassa

Marmolada, ritrovamenti organici e di materiale tecnico: portato a valle

Organizzate delle squadre di recupero sul terreno, supportate da un elicottero per "evacuare immediatamente le persone impegnate nella ricerca" in caso di pericolo o di movimento del ghiacciaio soprastante

Aggiornamento delle 9.49

La giornata di ricerca ha avuto inizio giovedì mattina alle 5, con un primo momento di briefing. Verso le 6 l'elicottero ha portato in quota gli operatori per ispezionare la parte più bassa del distaccamento. L'operazione sul campo ha avuto inizio alle 6.30 e si è conclusa alle 9.15. I 14 operatori con i 2 cani della guardia di finanza specializzati sono rientrati a Canazei al termine delle operazioni di ricerca via terra nell'area interessata dal distacco del ghiacciaio della Marmolada, a valle della colata. Nel corso delle ricerche ci sono stati dei ritrovamenti organici e di materiale tecnico. Il tutto è stato recuperato, trasportato a valle e consegnato per le analisi. 

Terminata l'operazione di ricerca via terra, ora l'attività degli operatori sta già proseguendo attraverso l'utilizzo di droni secondo le modalità ordinarie. È attualmente in corso un tavolo tecnico di monitoraggio che andrà a pianificare le strategie future.

Le ricerche via terra

Sono proseguite anche giovedì 7 luglio le attività in Marmolada per ritrovare dispersi da parte del Soccorso alpino e speleologico, i vigili del fuoco permanenti, a guardia di finanza, l'arma dei carabinieri e la polizia di Stato. Sono state organizzate delle squadre di recupero sul terreno, supportate da un elicottero per "evacuare immediatamente le persone impegnate nella ricerca" in caso di pericolo o di movimento del ghiacciaio soprastante, che viene costantemente monitorato. Le operazioni avverranno infatti garantendo le condizioni di sicurezza degli operatori attraverso speciali tecnologie per il monitoraggio dei movimenti del ghiacciaio.

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L'ultimo aggiornamento

Mercoledì le ricerche della protezione civile trentina e del soccorso alpino hanno infatti consentito di individuare e recuperare i resti di altri due escursionisti portando così il numero delle vittime da sette a nove. Le due salme sono state individuate dai droni e quindi recuperate dai soccorritori in elicottero. "I resti - ha spiegato il presidente del soccorso alpino nazionale Maurizio Dellantonio - sono stati ritrovati nella zona media della frana in prossimità del Gran Vernel". L'area era già stata perlustrata nei giorni scorsi, ma la situazione è cambiata per lo scioglimento di una parte del ghiaccio.

Tra gli alpinisti deceduti a causa del distacco del seracco del ghiacciaio, ad oggi sono quattro quelli identificati: la trentina Liliana Bertoldi, il vicentino Tommaso Carollo (la cui compagna, sopravvissuta, è attualmente ricoverata al Santa Chiara di Trento), il 27enne Filippo Bari e la guida alpina Paolo Dani. 

Tra i cinque escursionisti non identificati, in due casi si è in attesa della conferma delle autorità consolari, mentre per gli altri tre (tra cui le due salme recuperate mercoledì) gli accertamenti, svolti grazie al confronto del Dna dei resti con quello dei parenti, sono in corso.

I feriti sono sette (erano otto, ma uno è già stato dimesso): quattro ricoverati a Trento, due a Belluno e uno a Treviso. I dispersi, al momento, sono dunque tre.

Ordinanza Marmolada-2

Il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, ha firmato una nuova ordinanza con cui si blinda l'intero massiccio della Marmolada. I trasgressori del divieto di percorrenza saranno denunciati: l’accesso all’area è consentito solo agli operatori autorizzati e ai rifugisti di Punta Penia e Capanna Ghiacciaio.

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