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Marmolada, Fugatti: “Ricerche a oltranza, non lasceremo nulla di intentato”

Tra le quattro vittime identificate c'è una trentina: Liliana Bertoldi, di Levico

Le operazioni di ricerca dei dispersi in seguito al distacco del seracco della Marmolada avvenuto domenica 3 luglio non sono mai state interrotte e proseguiranno a oltranza. Lo ha confermato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti - affiancato dal sindaco di Canazei Giovanni Bernard - a margine della riunione tecnica con le donne e gli uomini della Protezione civile trentina e nazionale e le forze dell’ordine tenutasi nella serata di ieri, martedì 5 luglio. 

Il presidente, nell’esprimere il cordoglio di tutto il Trentino ai familiari delle vittime e dei dispersi, ha precisato che tra le quattro vittime identificate, una risiedeva in Trentino: si tratta di Liliana Bertoldi, di Levico. Le altre tre vittime erano invece residenti in Veneto. 

Gli ultimi tre corpi (in totale le vittime sono sette) non sono ancora stati identificati. Due sono in fase di riconoscimento in attesa della conferma delle autorità consolari, mentre per l'ultima vittima mancano ancora i necessari accertamenti.

Oggi, mercoledì 6 luglio, le ricerche proseguiranno con l'ausilio dei droni. Appena le condizioni lo consentiranno, saranno inoltre attivate anche le ricerche via terra, assicurando la necessaria sicurezza del personale coinvolto. “Non lasceremo nulla di intentato”, ha dichiarato Fugatti.

Il presidente nazionale del Soccorso alpino e speleologico Maurizio Dellantonio ha specificato che le operazioni via terra partiranno presumibilmente nella giornata di domani, giovedì 7 luglio, nella parte a valle del distacco: “Il ghiaccio si sta sciogliendo e rimane ora in superficie una coltre di terra e sassi. Grazie all’intervento degli operatori via terra e, con l'eventuale ausilio di cani specializzati, si cercheranno dunque nuovi reperti”.

Al fine di garantire l’incolumità degli operatori sul campo, il personale della Protezione civile del Trentino ha portato nella parte superiore della montagna interferometri e radar doppler, speciali apparecchiature di monitoraggio che misurano i movimenti della parete ghiacciata. “La strumentazione lancia un allarme per consentire agli operatori di mettersi al sicuro in caso di pericolo”, ha spiegato il direttore dell’ufficio previsioni e pianificazione Mauro Gaddo.


 

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