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Il caso

Trento ricorda i morti da Covid. E arrivano i No Vax

Sit-in durante la commemorazione al giardino San Marco. Ianeselli: “Fiducia nella scienza e nei medici”

Il giardino di San Marco a Trento ha ospitato oggi, sabato 18 marzo, per la terza edizione consecutiva, la cerimonia di commemorazione per le vittime del Covid, con le primule dell’aiuola intorno alla fontana a ricordare chi, a causa della pandemia, ha perso la vita.

Presenti le massime autorità, tra cui il commissario del Governo Filippo Santarelli, il vicequestore Luigi Di Ruscio e il sindaco Franco Ianeselli, che ha commentato così: “Ricordare serve a imparare. Credo che oggi dobbiamo rinnovare la nostra fiducia negli scienziati, nei medici e in tutto il personale sanitario che ci ha portato oltre l’emergenza. Che tanta sofferenza ci abbia lasciato almeno la consapevolezza che ci si salva solo insieme”.

Come ha ricordato il primo cittadino, la sola città di Trento ha contato quasi 50mila positivi e 342 decessi. Non sono mancati, però, anche momenti di contestazione, seppur pacifica, da parte di attivisti No Vax, che si sono radunati nel giardino San Marco.

Gli attivisti si sono presentati con fotografie, cartelli e manifesti con slogan, tra cui “Morti di speranza e vigile attesa”. Sopra alcune delle fotografie recanti i volti, i nomi e le età di chi, purtroppo, non ce l’ha fatta, anche la scritta “Nessuna correlazione”, a voler rimarcare, a dire dei manifestanti, gli effetti dei vaccini anti-Covid sulle persone.

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