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Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Legge sull'omofobia, ripartono i lavori ma la maggioranza è spaccata

Riprende l'iter sul quale gravano centinaia di emendamenti presentati dalla minoranza. Il passaggio più contestato riguarda la possibilità di insegnare in classe il rispetto per le differenze di genere. Upt e Patt si sfilano, ritenendo il tema di competenza nazionale

Torna in consiglio provinciale a Trento, ma solo per tre giorni, il dibatitto sulla legge contro l'Omofobia, che nei mesi scorsi aveva tenuto inpegnato il consiglio in una lunga maratona ostruzionistica con i consiglieri dell'opposizione determinati a non far passare il disegno di legge di iniziativa popolare sostenuto dalla maggioranza. Il testo rapprensenta una sintesi delle iniziative promosse da Arcigay e di quelle sottoscritte dai capigruppo di maggioranza per il contrasto alle discriminazioni legate all'orientamento sessuale e al genere. Il passaggio più contestato riguarda la possibilità di insegnare in classe il rispetto per le differenze di genere. Upt e Patt mostrano scarso interesse e vorrebbero affossare la discussione, ritenendo il tema di competenza nazionale. Il consigliere di Civica Trentina Claudio Cia, giudicando il dibattito tempo sprecato, ha chiesto che per i tre giorni di discussione, gli venga trattenuto il corrispettivo di indennità di presenza in aula.

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