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Cronaca Oltrefersina / Viale Verona

Furti di bici di lusso: ecco come agiva la banda

Otto persone sotto indagine per un giro di furti e ricettazione di bici sportive, tre di loro sono stati arrestati a più di un anno di distanza dai due colpi messi a segno in Trentino

Tre incursioni, a colpo sicuro, in due negozi di biciclette sportive del Trentino, uno a Lavis ed un altro a Torbole, a pochi giorni di distanza. Quaranta biciclette rubate, modelli di alta gamma, e di alto valore: in tutto quasi 100.000 euro. Sono stati presi a più di un anno di distanza gli 8 malviventi, cittadini ucraini e moldavi, membri di una banda specializzata nel furto di bici di valore.

Per due di loro si sono aperte le porte del carcere di Spini, mentre un terzo è agli arresti domiciliari. Gli altri cinque dovranno rispondere di furto in concorso, ricettazione ed associazione a delinquere. Dalle intercettazioni è emerso che il gruppo individuava i negozi specializzati di biciclette, in tutto il Nord Italia e Centro, ma anche all'estero, per poi mettere a segno dei veri e propri "raid" utilizzando autovetture e furgoni provento, a loro volta, di furto.

La merce veniva poi affidata a dei corrieri ucraini che avevano il compito di trasportarle all'estero, solitamente nell'Est Europa, per poi rivenderle nel mercato online, anche in Italia. Durante le successive perquisizioni sono stati rinvenuti numerosi documenti tra i quali un "libro mastro" dove erano elencati tutti i beni ricettati (tra cui anche merce diversa dalle bici, quali abbigliamento di marca ed altro) e relativi prezzi di vendita. Insomma una "ditta" vera e propria, con una sua contabilità ed una sua gerarchia. 

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