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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Piazza Dante

La Provincia impugna la legge di stabilità. Rossi: "E' contro lo Statuto"

"La legge di stabilità impone accantonamenti forzosi per il concorso al risanamento della finanza pubblica" spiega il presidente Ugo Rossi. Oggi la Giunta ha dato mandato all'avvocatura provinciale di impugnare la legge del Governo Letta presso la Corte costituzionale

E' stata ufficializzata oggi con una delibera della Giunta l'impugnativa della legge di stabilità da parte della Provincia autonoma di Trento. Ad impugnare davanti alla Corte costituzionale 23 dei 749 commi di cui si compone la legge del 2014 sarà l'avvocatura provinciale diretta da Nicolò Pedrazzolli. "La legge di Stabilità impone accantonamenti forzosi in relazione al concorso al risanamento della finanza pubblica in violazione dello Statuto di Autonomia, anche come modificato dall'Accordo di Milano" ha affermato il presidente Ugo Rossi "In particolare lo Stato reintroduce le riserve all'erario del 2011 e fissa le disposizioni in materia di revisione della spesa pubblica e della spesa sanitaria. Anche nella parte, pur positiva, relativa alle deleghe, la norma dello Stato contiene previsioni che violano il dettato dello Statuto in particolare laddove imputa il loro costo alle riserve all'erario".

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