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Cronaca Oltrefersina / Via Mesiano

Il fiume e la città nei progetti degli studenti di Ingegneria

Un grande parco lineare, dalla foce dell'Avisio fino al torrente Ala, che unisce aree urbane, storiche e zone agricole di pregio. E' l'oggetto di un percorso di progettazione degli studenti della Facoltà di Ingegneria che sarà esposto da domani a Mesiano che prevede il recupero di spazi abbandonati o sottoutilizzati per ricollegare le città alla risorsa più preziosa: il fiume

Come riportare l'Adige in città? La domanda, un po' fantascientifica, è stata oggetto di un percorso di progettazione da parte degli studenti del terzo, quarto e quinto anno del corso di laurea in Ingegneria Edile/Architerruta dell'Università di Trento. Gli elaborati realizzati dai gruppi di lavoro saranno esposti giovedì 16 e venerdì 17 gennaio presso la sede della facoltà a Mesiano. Le proposte degli studenti si inseriscono nell'ambito di "Re-cycle Italy", un progetto di ricerca di interesse nazionale (PRIN) nel quale sono state coinvolte, oltre all'Università di Trento, altre 10 università, 24 partner nazionali, 28 partner internazionali e complessivamente 180 tra professori, ricercatori, dottorandi e assegnisti di ricerca.

I progetti si sviluppano nel tratto che va dall'Avisio al torrente Ala e hanno per tema comune quello del "riciclo" dei paesaggi abbandonati lungo il fiume, ovvero la possibilità di restituire qualità all'ambiente urbano attraverso un processo di trasformazione che attribuisca un nuovo senso e valore alla sua più preziosa risorsa ecologica: il fiume e la natura che lo circonda ancora. Sono state prese in considerazione le aree pubbliche degradate, il patrimonio in dismissione, abbandonato o sottoutilizzato, per formare idealmente un grande parco lineare che riconnette centri storici, aree agricole di pregio e aree ad elevato valore ambientale.

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