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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Giannantonio Manci

Attacchi al gazebo di Forza Nuova: arrestati due anarchici e due attivisti del Bruno

Quattro arresti ed una denuncia per i due distinti attacchi al gazebo di Forza Nuova ieri in via Manci, per la campagna contro lo Ius Soli e la "marcia" a Roma del 4 novembre. Lunedì il processo per direttissima

Attacchi al gazebo di Forza Nuova ieri a Trento in via Manci. Due gruppi di contestatori, in due momenti diversi, hanno assaltato il punto informativo sulla campagna contro lo Ius Soli portata avanti in queste settimane dal movimento di estrema destra. Il primo attacco si è svolto in una manciata di minuti, rivendicato dal Centro Sociale Bruno. Il gazebo è stato imbrattato con vernice marrone da attivisti incappucciati, che sono poi fuggiti a piedi ed a bordo di un'auto.

I responsabili di Forza Nuova li hanno rincorsi, acciuffandone uno, ed hanno segnalato il numero di targa dell'auto, a bordo della quale sono fuggiti altri due, alle forze dell'ordine. Nel frattempo altri contestatori hanno nuovamente attaccato il presidio della sezione Basso Sarca e Ledro del movimento ultranazionalista mandando a gambe all'aria il gazebo. La polizia ha fermato tre persone di questo secondo gruppo, tutti attivisti di area anarchica, mentre i fermati per il primo assalto sono due, appartenenti al Centro Sociale Bruno. Quattro sono stati arrestati e compariranno davanti al giudice lunedì mattina per il processo direttissimo. Un quinto attivista, mminorenne, è stato denunciato a ppiede libero.

"Come al solito si è deliberatamente deciso di consentire lo svolgimento di una provocazione di stampo neofascista e questa è l'ennesima conferma dell'avvallo dato dalle forze dell'ordine alla presenza e alla violenza fascista che ancora una volta ha potuto esplicitarsi alla luce del sole in centro città" si legge sulla pagina facebook dell'Osservatorio contro i fascismi del Trentino Alto Adige.

Il gazebo di Forza Nuova in città, organizzato come detto dalla sezione gardesana, aveva come scopo quello di raccogliere firme contro il disegno di legge sullo Ius Soli, che prermetterebbe ai bambini nati in Italia da genitori stranieri di acquisire la cittadinanza fin dalla nascita. Contro il disegno di legge Forza Nuova ha organizzato anche una marcia di protesta a Roma fissata per il 4 novembre. Inizialmente la data era stata fissata il 27 ottobre in ricordo della "marcia su Roma" di Mussolini considerata l'inizio del ventennio fascista.

Nel comunicato di solidarietà agli attivisti arrestati, Madda e Stega, il Centro Sociale Bruno mette in relazione la campagna contro lo Ius Soli con gli attacchi incendiari avvennuti in Trentino nei luoghi destinati all'accoglienza dei profughi: "on dimentichiamo, infatti, né la lunga sequela di episodi squadristi né tantomeno che nel giro di pochi mesi ben 3 strutture adibite per l’accoglienza, a Lavarone, Soraga e Roncone, hanno subito attacchi incendiari, guarda caso in seguito all’istigazione propugnata anche da Forza Nuova. A Roncone solo per pura fortuna non si è verificata una strage".

Nessun comunicato ufficiale da parte di Forza Nuova, che proseguirà la sua battaglia contro lo Ius Soli anche grazie all'appoggio dei tanti sostenitori della zona di Riva del Garda. Una dura condanna del gesto è arrivata, via titter quindi a titolo più personale che istituzionale, dal goveernatore Ugo Rossi. Secondo quanto riporta L'Adige, infine, alcuni agenti aggrediti si sarebbero dovuti rivolgere al Pronto Soccorso per farsi curare. Il Questore D'Ambrosio ha parlato di un "attacco ai miei uomini". 
 

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