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Cronaca

Sei banche del Trentino Alto Adige nel mirino dell'antirtust

L'ipotesi è che i sei istituti di credito si siano accordati per proporre lo stesso tasso, ovvero il minimo del 3%, sui mutui immobiliari. Ispezioni nelle sei banche alle quali è stato notificato il provvedimento dell'Autorità garante per la concorrenza ed il mercato

Sono sei le banche operanti nelle province di Trento e Bolzano ad essere finite sotto la lente d'ingrandimento dell'antitrust che ha avviato un'istruttoria riguardo a "un'intesa restrittiva della concorrenza nella determinazione dei tassi da applicare sui mutui immobiliari. La delibera risale al 7 maggio scorso, ed è stata notificata ieri, 14 maggio, nel corso di alcune ispezioni effettuate dalla Guardia di Finanza. Si tratta degli istituti Cassa di Risparmio di Bolzano, Banca Popolare dell’Alto Adige, Cassa Raiffeisen di Brunico, Cassa Rurale Bolzano, Cassa Rurale Renon e Cassa Raiffeisen Valle Isarco.

Dal comunicato dell'Agenzia si apprende che l'ipotesi di pratica non corretta è dovuta "all’inserimento, nei contratti di mutuo ipotecario a tasso variabile offerti dalle 6 banche, di una medesima clausola relativa alla presenza di un cosiddetto" tasso floor il cui ammontare è stato fissato nell’identica misura del 3%: si tratta di una soglia minima al di sotto della quale il tasso di interesse applicato al finanziamento non può scendere. Tale valore, stante il corrente andamento dei tassi di interesse, non trova giustificazione nelle normali dinamiche competitive, oltre a risultare particolarmente oneroso per la clientela. Secondo l’Antitrust, l’adozione omogenea di tale tasso potrebbe essere potenzialmente idonea a coordinare le politiche delle banche nell’evitare il confronto concorrenziale basato sulla riduzione dei tassi di interesse per acquisire clientela.

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