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Cronaca

Offese sul web a Mattarella, perquisizioni e indagati anche a Trento

Numerosi post e contenuti offensivi dovulgati tra aprile 2020 e febbraio 2021. Un'unità specializzata nelle investigazioni telematiche e web dei carabinieri ha ricostruito la rete relazionale e le abitudini social delle persone coinvolte. Tutti adulti, con un'età compresa tra i 44 e i 65 anni, impiegati o professionisti

Due i decreti di perquisizioni emessi dalla Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di 11 indagati per i reati di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica e istigazione a delinquere, eseguiti martedì 11 maggio dal Ros, con il supporto in fase esecutiva dei Comandi Provinciali Carabinieri di Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania. Le perquisizioni rientrano in un più ampio approfondimento che la Procura della Repubblica di Roma sta svolgendo da tempo con il Ros - Reparto Anticrimine della Capitale, che già nello scorso agosto ha eseguito analogo provvedimento, per delega della stessa Autorità Giudiziaria, nei confronti un 46enne residente nella provincia di Lecce, molto attivo su Twitter.

Le ultime investigazioni rese note sono quelle che hanno permesso agli inquirenti di rintracciare la diffusione sul web di diversi comportamenti offensive nei confronti del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, definite come frutto di una "elaborata strategia di aggressione" alle più alte Istituzioni del Paese. Numerosi sono stati i post e i contenuti multimediali offensivi rilevati dal Ros tra aprile 2020 e febbraio 2021, anche grazie all’impiego del Reparto Indagini Telematiche, un'unità specializzata nelle investigazioni telematiche e web, che ha ricostruito la rete relazionale e le abitudini social delle persone coinvolte. Tutti adulti, con un'età compresa tra i 44 e i 65 anni, impiegati o professionisti.

Le perquisizioni, estese agli account telematici e ai profili social degli indagati, hanno permesso il sequestro di numerosi sistemi e apparati informatici, utilizzati per rivolgere le offese al Capo dello Stato. Inoltre, gli accertamenti hanno consentito di individuare come tre dei perquisiti gravitassero in ambienti di estrema destra e a vocazione sovranista e avessero manifestato vicinanza alle relative iniziative. Uno dei perquisiti, un professore universitario di 53 anni, è risultato in collegamento con gruppi e militanti di ispirazione suprematista e antisemita tramite la piattaforma social russa VKontakte (simile a Facebook).

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