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Cronaca

Infortuni e smarrimenti: una domenica davvero impegnativa per il Soccorso alpino

In un paio di casi si è anche reso necessario l’intervento dell’elisoccorso per trasportare alcuni feriti al Santa Chiara

Una domenica decisamente intensa quella del 29 gennaio per il Soccorso alpino trentino, impegnato in un vero e proprio pieno di interventi.

Il primo ha coinvolto un escursionista classe 1961 di Dro, elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento dopo essere scivolato per alcuni metri mentre stava percorrendo il sentiero degli Scaloni nella Valle del Sarca. Cadendo, l’uomo ha riportato una serie di traumi, riuscendo comunque a riportarsi da solo sul sentiero; fino a che, non facendocela più a proseguire autonomamente, si è resa necessaria la chiamata al Nue (Numero unico emergenze) 112.

Intorno alle 15, invece, gli operatori della stazione di Riva del Garda sono intervenuti lungo il sentiero Busatte Tempesta per un’escursionista che, cadendo, si è infortunata alla caviglia. La donna è stata raggiunta da due operatori a piedi che le hanno prestato i primi soccorsi,e poi è stata condotta con la barella portantina fino alla strada e quindi alla macchina. 

C’è stato poi un doppio intervento riguardante degli scialpinisti: una donna si è infortunata a una gamba nella zona dell'Alveo Presena, con l’intervento alle 11 degli operatori della stazione di Vermiglio che l’hanno raggiunta con il quad portandola a valle. Intorno alle 13.20 uno scialpinista si è invece infortunato alla spalla un centinaio di metri più a valle della cima Hoamonder, verso cima Sasso Rotto nel gruppo del Lagorai. L'elicottero volato in quota lo ha recuperato e poi lo ha portato al Santa Chiara.

Alle 12, gli operatori della stazione di Levico, invece, hanno soccorso un’escursionista che si è infortunata a una caviglia mentre si trovava sul sentiero del lago. Necessario, in questo caso, l’intervento dell’ambulanza. Problemi di orientamento, infine, per un escursionista che, alle 14, si era perso nella zona di cima Sasso Rosso, nel gruppo del Lagorai: è stato raggiunto da un operatore della stazione di Pergine, che si trovava per caso nella zona del rifugio che l'ha aiutato a "ritrovare la bussola" e a tornare a valle.

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