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Cronaca San Giuseppe / Via S. Croce

Bilanci del Centro Santa Chiara, quattro persone indagate

Dalle casse del Centro, già in grave difficoltà e più volte risanate dall'Ente Pubblico, sarebbero spariti indebitamente 262 mila euro. La posizione più pesante è quella dell'ex vicedirettrice Marisa Detassis

Ci sono quattro indagati nell'inchiesta sui conti del centro culturale S. Chiara di Trento passati al setaccio dalla Guardia di Finanza. Dalle casse del Centro, già in grave difficoltà e più volte risanate dall'Ente Pubblico, sarebbero spariti indebitamente 262 mila euro, sottratti in modo fraudolento. La posizione più pesante è quella dell'ex vicedirettrice Marisa Detassis indagata per truffa, peculato, indebito utilizzo di carte di credito e abuso d'ufficio. Avrebbe, ad esempio, fatto acquisti in boutique di Trento e pagato vacanze in Toscana con i fondi dell'ente culturale, giustificandole con false fatture o con estratti conto camuffati.

L'ipotesi accusatoria è contestata dal procuratore della Repubblica Giuseppe Amato nel provvedimento di sequestro preventivo di due appartamenti nel capoluogo, intestati alla Detassis. Indagata anche la sua collaboratrice amministrativa, Alessia Spicuglia accusata di truffa e peculato. Marginali, invece, appaiono le posizioni dell'ex direttore Franco Oss Noser, finito nei guai per un'unica ipotesi di utilizzo indebito di carta di credito (900 euro che Oss Noser dichiara di aver restituito, appena accortosi dell'eroore) e un ex dipendente del Centro, Marcello Pallaoro, accusato di ricettazione per aver ricevuto tre televisori e un tablet del S. Chiara. Nessuna accusa è stata per ora formalizzata, ma il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Fabrizio Nieddu, parla di «comportamento decisamente pesante per la molteplicità delle condotte e degli artifici adottati».
 

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