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Scuola: i sindacati chiedono più stabilità per gli insegnanti

Si è tenuto ieri presso il palazzo dell'istruzione della Provincia l'annuale confronto con l'amministrazione per l'informativa sulle immissioni in ruolo del personale docente della scuola

Si è tenuto ieri presso il palazzo dell'istruzione della Provincia l'annuale confronto con l'amministrazione per l'informativa sulle immissioni in ruolo del personale docente della scuola a carattere statale, primaria e secondaria, per l'anno scolastico 2012/2013. A questo proposito la segretaria generale della Flc Cgil del Trentino, Gloria Bertoldi, ricorda l'impegno del sindacato per ridurre al minimo il tasso di precarietà nella scuola trentina.  «La Flc Cgil del Trentino – afferma la sindacalista - ha ribadito oggi la richiesta di garantire assunzioni con personale a tempo indeterminato almeno per tutte le cattedre coperte oggi con supplenze annuali».

«Abbiamo ripetuto all'amministrazione – spiega Bertoldi – la richiesta avanzata nel luglio dello scorso anno. A fronte del taglio di uno scatto di anzianità e quindi di retribuzione per i neo assunti, introdotto dall'allora ministro Gelmini con un accordo sindacale non sottoscritto dalla Flc Cgil, in Trentino avevamo ipotizzato la copertura con personale stabile di tutti quelli incarichi annuali affidati fino ad oggi con contratti a termine. Confidiamo che questa richiesta venga accolta. Ad ogni buon conto, ci parrebbe davvero limitante provvedere ad immissioni che coprissero solo le cattedre del personale andato in pensione». Tra l'altro, proprio la Flc Cgil ha chiesto dati maggiormente approfonditi su pensionamenti, cattedre vacanti suddivise per insegnamenti, numero di classi previste per l'anno scolastico 2012-2013.
I funzionari dell'amministrazione provinciale presenti oggi al tavolo del confronto con i sindacati di categoria hanno preso atto delle richieste ed hanno aggiornato il confronto a mercoledì 11 luglio quando si sono impegnati a portare i dati richiesti dalle organizzazioni sindacali.

Leggermente diversa la posizione della Uil scuola che incolpa l'assessore Dalmaso di non aver mantenuto le promesse fatte:" in riferimento alle richieste avanzate dalla UIL Scuola è necessario ricordare come nel settembre scorso l’Assessore allo Sport e all’Istruzione, prof.ssa Marta Dalmaso, garantì la copertura del 100% dei posti vacanti! Una promessa, ad oggi, disattesa. Per chi dovesse avere memoria dolorosamente breve, provi a consultare gli archivi dei quotidiani locali nei giorni del 15 e 16 settembre oppure consulti i siti / comunicati delle varie OOSS.

Vi è di più (rispetto alle promesse politiche non mantenute): quello che a livello nazionale è stato contrattato all’ARAN (rimodulazione dei gradoni), in Trentino è stato imposto con legge finanziaria. Risultato: risparmio sugli stipendi ma nessuna stabilizzazione dei docenti precari. La UIL Scuola chiede, quindi, siano onorati gli impegni e le promesse: è necessario coprire tutti i posti vacanti con insegnanti a tempo indeterminato, lo impone la norma nazionale [e sullo sfondo le centinaia di nostri ricorsi che stanno per essere presentati dai docenti precari] oltreché la dignità del rispetto delle promesse formali e degli accordi.

Non ci può schermare con improponibili ricorsi alle difficoltà economiche del nostro Paese, ché non stiamo chiedendo ulteriore spesa pubblica: stiamo riaffermando un principio giuridico di equità che prevede l’obbligo di stabilizzare persone che da più di un decennio lavorano nella scuola con contratti precari. “Dai muri alle persone”: riprendiamo un vecchio slogan dell’Amministrazione provinciale per esortarla proprio a rispettare le persone. I docenti della scuola provinciale."

La UIL Scuola del Trentino ha chiesto, inoltre, uno specifico impegno a rivisitare / ripensare modalità contrattuali che, pur su posti non vacanti ovvero temporaneamente disponibili, possano portare a riconferme pluriennali vincolanti per i docenti e per l’Amministrazione, tali da aumentare stabilità per chi lavora e continuità didattica per lascuola. Facendo seguito peraltro ad una nota del giugno dello scorso anno, la Uil ha infine chiesto siano costruiti con trasparenza i meccanismi di assegnazione dell’organico aggiuntivo, soprattutto in riferimento alle attribuzioni delle risorse per il sostegno. "Troppe volte - si legge nel comunicato- la distanza tra “diritto” e “di fatto” sembra legata alle capacità dei singoli Dirigenti Scolastici più che a una attento ed equo impiego delle risorse"
 

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