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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso / Pergine Valsugana

Schianto in auto tra sorelle: una era ubriaca

Ma il giudice di pace le ha dato ragione. Ecco perché

Due sorelle, entrambe più di 70 anni, alla guida di due auto. Auto che, è bene precisarlo, si sono schiantate l’una contro l’altra. Un incidente decisamente inconsueto, per usare un eufemismo, quello che è accaduto il 30 maggio del 2020 a Pergine Valsugana. Per quale motivo siamo a raccontarvi di un sinistro vecchio di 3 anni? Andiamo con ordine.

Sul posto erano arrivati gli agenti della polizia locale dell’Alta Valsugana dopo la segnalazione di alcuni cittadini che avevano visto le auto a bordo strada incidentate. La scena che si sono trovati davanti era decisamente curiosa: le due signore stavano bene, fortunatamente, ma una di queste camminava barcollando, emanava odore di alcol e, nonostante non le fosse stato fatto il test dell’etilometro, le venne contestata la guida in stato di alterazione alcolica. Non solo, l’auto che guidava, di un’amica, era stata trovata pure priva di assicurazione e sequestrata.

Le due donne stavano tornando a casa dopo una festa. Durante i rilevamenti del caso, un medico di passaggio si era fermato ed aveva offerto il suoi aiuto. Poi era stata chiamata la guardia medica, che aveva trovato la più alticcia delle due donne (che peraltro si era pure addormentata in auto mentre venivano fatti tutti i controlli) con i parametri regolari ma apparentemente ubriaca. Sembrerebbe inoltre che la donna sia uscita dall’abitacolo dell’auto scalza, chiedendo dove fossero le sue scarpe, che aveva lasciato all’interno dell’auto.

Gli agenti della locale, osservando che la donna non era in grado di sottoporsi al test dell’alcol, hanno accertato lo stato di ebbrezza su base sintomatica (difficoltà di deambulazione, alito alcolico, letargia) e l’hanno multata. Ebbene, la donna contro questa multa ha fatto ricorso, contestando proprio il mancato test e il giudice di pace le ha dato ragione, poiché è emerso che la relazione medica attestava che la donna era solo apparentemente ubriaca e perché la vicenda non rientra nei casi in cui non è necessaria la contestazione immediata. Nel verbale, inoltre, non sarebbero stati ravvisati motivi per rendere impossibile la contestazione immediata. Morale della favola? Verbale annullato e spese processuali di 150 euro, sostenute dalla donna, che dovrà rifondere la polizia locale dell’Alta Valsugana.

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