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Cronaca Oltrefersina

Inaugurata la nuova sede della Guardia Medica

Enrico Nava, direttore del Distretto centro nord: "Interventi volti a rendere i servizi adatti alle necessità dei cittadini"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Inaugurata oggi, in via Paolo Orsi 1, la nuova sede del servizio di continuità assistenziale di Trento. Il servizio garantisce l'assistenza medica per le urgenze notturne, festive e prefestive assicurando, negli orari non coperti dal medico di famiglia o dal pediatra di libera scelta, gli interventi domiciliari. Quella di oggi è stata anche l’occasione per presentare i dati di attività del servizio.


In apertura Enrico Nava, direttore del Distretto centro nord, ha evidenziato come «questo intervento rientra nella riqualificazione delle strutture afferenti al Distretto centro nord che ha visto negli ultimi anni una serie di interventi volti a rendere i servizi territoriali adatti alle necessità dei cittadini e alle esigenze di una sanità moderna e che vede nel sistematico ammodernamento delle proprie strutture uno strumento di miglioramento dell’efficienza. Ad esempio il trasferimento nel 2008 del Consultorio familiare di Trento da via Petrarca a via Malta, quello delle unità operative Cure domiciliari e Cure palliative da corso III Novembre a viale Verona nel 2012 e da ultimo lo scorso marzo il trasferimento da via Petrarca a via S. Giovanni Bosco del Servizio di salute mentale di Trento».
«Per quanto concerne l’attuale intervento – ha proseguito Nava – la soluzione progettuale realizzata consente di dare una sede consona alle attività dei professionisti della continuità assistenziale molto funzionale anche ai bisogni dei cittadini. Sono ora disponibili una sala d’attesa, un’accettazione e due ambulatori per le visite mediche oltre ad alcuni locali tecnici. Inoltre non sono più presenti quelle barriere architettoniche che, nella precedente sede, limitavano la piena fruibilità della struttura. Il servizio risponde alle richieste di urgenza nei periodi in cui non è disponibile l’assistenza del medico di famiglia o del pediatra di libera scelta: si va dalle consultazioni telefoniche, alle viste ambulatoriali o domiciliari. Il numero complessivo delle prestazioni del servizio di continuità assistenziale di Trento è superiore a 10.000 all’anno: le visite ambulatoriali sono le prestazioni più frequenti (circa il 50%), seguite dalle consultazioni telefoniche (20% circa) e dalle viste domiciliari (20% circa)». In chiusura di intervento Nava ha poi ringraziato tutti coloro che con il proprio lavoro e il proprio impegno hanno reso possibile questo risultato.
È poi intervenuta Simona Sforzin, direttore dell’Unità operativa cure primarie, dalla quale dipende il servizio di continuità assistenziale, che ha evidenziato che «nella sede di Trento operano contemporaneamente cinque sanitari nei turni diurni e tre in quelli notturni per un totale di 16 medici che si alternano nella postazione per dare risposta alle chiamate che provengono dai cittadini di Trento e sobborghi e dai comuni di Aldeno, Cimone, Garniga Terme, Lavis e Zambana per un totale di oltre 130 mila abitanti. A questi si aggiungono gli ospiti delle RSA e, in determinate fasce orarie, anche la popolazione della struttura carceraria di Spini di Gardolo. Un aspetto importante – ha proseguito Sforzin – è la rete informatica a supporto dell’attività medica. Tutte le prestazioni sono registrate all’interno del Sistema informativo territoriale (Sit) e risultano visibili, anche nei loro contenuti clinici, dai medici di medicina generale, dei servizi domiciliari e del pronto soccorso. Un sistema che assicura una vera continuità nell’assistenza del paziente nei vari percorsi di cura. Anche i medici di guardia hanno possibilità di conoscere con anticipo, tramite una comunicazione dedicata, quelle situazioni di particolare complessità clinica domiciliate sul territorio e in caso di chiamata è possibile avere già il quadro generale della situazione. Ciò è molto importante soprattutto per quanto attiene ai pazienti in cure palliative».
Il direttore generale dell’Apss Luciano Flor, si è detto lieto di presentare «un luogo funzionale e confortevole con spazi adeguati alle esigenze dei molti cittadini che giornalmente si rivolgono al servizio di continuità assistenziale. La struttura si trova vicina al Pronto soccorso dell’ospedale di Trento e al Servizio Trentino emergenza 118, con i quali, in prospettiva, potrà interfacciarsi più facilmente sincronizzando e coordinando le attività per dare una miglior servizio ai cittadini. A questo proposito – ha proseguito Flor – va rimarcato che la guardia medica non è propriamente un servizio dell’emergenza, ma è una estensione dell’attività del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta. Ciò non significa che le due strutture debbano rimanere isolate tra di loro. L’ulteriore sfida sarà quella di migliorare gli attuali modelli organizzativi per fare in modo che la medicina del territorio e quella dell’ospedale si integrino sempre di più».
È toccato infine a Giuseppe Comoretto, direttore dell’Area tecnica, illustrare i lavori effettuati all’interno dello stabile di via Paolo Orsi che hanno avuto l’obiettivo di eliminare le barriere architettoniche e di adeguare gli spazi alle vigenti norme antincendio nonché di realizzare le predisposizioni impiantistiche necessarie. I lavori sono stati ultimati nel giugno 2013 per un costo complessivo di circa 200 mila euro. I nuovi locali occupano una superficie di lorda di 142 metri quadrati.

SERVIZIO DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE (GUARDIA MEDICA) – SEDE DI TRENTO
Il servizio è operativo in via Paolo Orsi 1 dalle ore 20 alle ore 8 tutti i giorni, dalle ore 8 alle ore 20 il sabato e i festivi e dalle ore 10 alle ore 20 nei prefestivi. È gratuito per gli assistiti del servizio sanitario provinciale; per gli altri categorie è previsto il pagamento della visita occasionale. Il nuovo numero di telefono è 0461-904298.    

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