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Cronaca Rovereto

Ospedale di Rovereto, inaugurato oggi il nuovo blocco parto

La ristrutturazione realizzata ha permesso di riunire in un'unica area le degenze, le sale parto e la sala operatoria dedicata all'emergenza ostetrica con uno standard di sicurezza di alto livello

Oggi, in tarda mattinata, l'assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni e il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon hanno inaugurato il nuovo blocco parto al settimo piano dell’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto. La ristrutturazione realizzata ha permesso di riunire in un’unica area le degenze, le sale parto e la sala operatoria dedicata all’emergenza ostetrica con uno standard di sicurezza di alto livello. Da domani i primi nati nella nuova area. 

Nel dettaglio il nuovo blocco parto è dotato di tre stanze travaglio – parto – post partum, locale infermieri, attesa papà e locali tecnici. Le tre sale parto hanno il nome di dee dell’antichità. La sala Artemide, dea greca invocata dalle donne al momento del parto, la sala Iside che nella mitologia egizia era la dea della fertilità e della maternità e infine la sala Ilizia dedicata alla dea, invocata dagli antichi Greci come protettrice del parto o, più precisamente, delle doglie del parto. Il blocco operatorio di ostetricia (per emergenze ostetriche) è dotato di una sala operatoria, una sala preparazione/risveglio e locali di supporto. Vi si trovano poi un’area osservazione post – parto, un’area ambulatoriale per esterni, spazi amministrativi con gli studi medici e segreteria.

Nel corso dell'inaugurazione del nuovo blocco parto il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all’apertura della nuova area ostetrico-neonatale ed ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto. "Quest’area permetterà di gestire secondo i più moderni standard di efficacia ed efficienza il momento della nascita grazie alla presenza, in un’unica zona, di tutto quanto necessario. La nostra Provincia – ha detto Bordon – ha investito molto per dare a tutte le donne trentine e ai loro bambini servizi di alta qualità e elevati standard di sicurezza nei punti nascita ed è nostra intenzione continuare a lavorare per mantenere al massimo questi livelli di servizio. Il punto nascita di Rovereto è il riferimento per molte donne trentine che da ora in avanti potranno contare oltre che su ottimi professionisti anche su ambienti confortevoli e alti standard di sicurezza. Rovereto si conferma il secondo punto nascita della nostra provincia con 1.223 nati nel 2016 – circa 270 nati in più dell’anno precedente – e 225 nati fino al 15 marzo 2017. L’intervento realizzato ha un valore di circa 4 milioni e 200 mila euro comprensivo di lavori, arredi e attrezzature".

Nel prendere la parola l'assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni, si è unito ai ringraziamenti per il lavoro svolto e ha sottolineato: "Quest’opera completa la rete ospedaliera dell’ostetricia e ginecologia nella quale ogni struttura contribuisce con proprie funzioni e specificità. Con il completamento dei lavori del blocco parto le donne che sceglieranno di dare alla luce i propri figli a Rovereto troveranno un’offerta di altissima qualità non solo per quanto riguarda i professionisti che vi lavorano ma anche per gli alti standard di sicurezza che questo un punto nascita, sopra i mille parti all’anno, garantisce. I locali che oggi abbiamo inaugurato permetteranno alle famiglie di vivere il momento della nascita, con maggiore comfort e nella massima serenità. Qui ci sono tutte le caratteristiche umane, professionali e di servizio per far si che questa struttura diventi un punto di riferimento non solo per le donne della Vallagarina e per quelle dell’Alto Garda e Ledro ma anche per tutte le donne trentine".
 

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