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Assistenza domiciliare con indicatore Icef: ecco come si calcola

Dal 1° luglio 2015 la compartecipazione dei beneficiari ad alcuni servizi erogati dal sistema provinciale sarà calcolata in base all'indicatore Icef. La proposta dell'assessore Borgonovo Re è stata approvata dalla Giunta. Ecco tutte le informazioni

I beneficiari di assistenza domiciliare comparteciperanno alle spese in base all'indicatore Icef: la sperimentazione partirà dal 1° luglio 2015, come ha deciso oggi la Giunta provinciale approvando la proposta dell'assessore Donata Borgonovo Re dopo il giro di consultazioni con sindacati, Consiglio delle Autonomie, Comunità  di Valle e commissione consiliare. L'indicatore del reddito servirà per calcolare la compartecipazione a servizi quali assistenza domiciliare, pasti a domicilio e telesoccorso. Ecco le informazioni fornite dall'Ufficio stampa  della Provincia:

Come si calcola la compartecipazione
La compartecipazione alle spese per fruire di interventi di sostegno alla domiciliarità è legata alla condizione economica familiare (Icef). Con Icef inferiore a 0,13 (che convenzionalmente rappresenta la "soglia di povertà") si applica la quota minima, con Icef uguale o superiore a 0,40 si applica la quota massima, con Icef compreso fra 0,13 e 0,40 si applica una quota che varia proporzionalmente.
- aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona: la quota minima è di 2 euro all'ora, la quota massima è di 18 euro all'ora;
- servizio pasti a domicilio: la quota minima è di 4 euro a pasto, la quota massima è di 10 euro a pasto; consegna pasti a domicilio: la quota minima è di 0,50 euro a pasto, la quota massima è di 3 euro a pasto;
- telesoccorso e telecontrollo: la quota minima è di 0,10 euro al giorno, la quota massima è di 1 euro al giorno.


Criteri di salvaguardia
- franchigie elevate per quanto riguarda il patrimonio immobiliare (150.000 euro sull'abitazione di residenza) e mobiliare (50.000 euro);
- un tetto massimo di compartecipazione che riguarda tutti i servizi sociali fruiti. Con Icef inferiore a 0,13 vi è infatti una quota di compartecipazione massima pari a 20 euro mensili, per gli interventi fruiti, ad esclusione dei pasti a domicilio, dove la quota minima è comunque conteggiata (4 euro a pasto per il servizio e 0,50 per la sola consegna). Con Icef pari o superiore a 0,13 è individuata una percentuale progressiva di patrimonio aggredibile per far fronte agli interventi richiesti.


Scadenze
Dal 7 aprile al 31 maggio 2015 gli utenti interessati dovranno presentare alle Comunità/Territorio Val d'Adige (oppure all'Azienda sanitaria per quanto riguarda l'intervento di aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona svolto nell'ambito dei Piani di integrazione socio-sanitaria) le dichiarazioni ai fini del calcolo della quota di compartecipazione, anche avvalendosi degli sportelli periferici della Provincia autonoma di Trento o degli Istituti di Patronato e di assistenza sociale. Gli enti preposti alla raccolta di tali dichiarazioni adotteranno le misure idonee ad agevolare anche la presentazione delle dichiarazioni Icef, se gli interessati non ne dispongono già.
Il primo riaccertamento delle condizioni economico-patrimoniale è fissato nel periodo ottobre/novembre 2016, con effetto sulla compartecipazione a partire dal 1° gennaio 2017; i successivi accertamenti si terranno a scadenza triennale.

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