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Cronaca San Michele all'Adige / Via Edmund Mach, 1

"Halloween non è un'americanata": il Museo di San Michele all'Adige fa chiarezza

La festa è stata portata in America dagli emigrati europei e vi sarebbero affinità con i Krapfenbettler tirolesi, che la sera del 31 ottobre vanno in cerca di krapfen

"Qualcuno pensa che sia un'americanata ma in realtà un tempo Halloween si celebrava anche in Europa". Così, in maniera  molto "social" ma al tempo stesso con l'autorevolezza di chi ha fatto dello studio delle tradizioni europee un'attività tutt'altro che "folkloristica", il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina interviene su facebook nel dibattito attorno alla vigilia di Ognissanti. Un dibattito che torna ad accendersi ogni anno, ed ogni anno in maniera sempre più marcata parallelamente al diffondersi della moda "dolcetto o scherzetto?".

Nel tardo pomeriggio di ieri gruppetti di bambini, pionieri della festività importata dagli U.S.A., giravano per le strade del centro e dei quartieri perifferici mascherati da streghe e zombie, in cerca di dolci. Vi sembra strano? "Qui i masi e i locali del paese sono invasi dai Krapfenbettler (i cerca krapfen), che fanno una questua di krapfen" assicurano gli esperti del Museo di San Michele all'Adige. Insomma, una versione tirolese, sicuramente più antica, del "dolcetto o scherzetto?" visto  in tanti film e serie tv americane. 

"Qualcuno dice sia una festa introdotta a forza nel nostro calendario, ma in realtà è la festa degli spiriti, dei trapassati, che un tempo si celebrava anche in Europa. Era l'occasione in cui entravano in scena le maschere che poi accompagnano tutto il periodo invernale - si legge nel post - La notte dei morti viventi ha quindi origini nelle tradizioni europee, che sono arrivate oltreoceano attraverso le emigrazioni irlandesi e negli anni sono tornate da noi nelle vesti americane". 

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