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Cronaca

Ucraina, pace ancora non raggiunta. Trentini impegnati e solidali

Mentre i colloqui di pace proseguono e le notizie tragiche continuano ad arrivare, il Trentino prosegue nella sua missione umanitaria

Terzo incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina, quello di lunedì 7 marzo. L'obiettivo? Trovare un accordo che possa portare almeno alla sospensione della guerra in corso. Come riporta Today, la Russia è disposta a mettere fine "in un istante" alle operazioni militari in Ucraina se Kiev accetta le richieste di Mosca. Almeno questo è quanto è arrivato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov,  in un'intervista telefonica a Reuters. Tre le condizioni dettate da Mosca:

  • cambiare la Costituzione per dichiararsi neutrale e rinunciando ad entrare nella Nato);
  • riconoscere la Crimea come territorio russo;
  • riconoscere le Repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk nel Donbass. 

"La Russia è intervenuta in Ucraina perché "era solo questione di tempo" prima che la Nato vi dispiegasse missili come in Polonia e Romania" ha sottolineato Peskov. "Non siamo noi a portare via il Lugansk e il Donetsk all'Ucraina, sono il Donetsk e il Lugansk a non voler essere parte dell'Ucraina. Per il resto - ha proseguito -, l'Ucraina è uno Stato indipendente che vivrà come vuole ma in condizioni di neutralità".

Tutte le notizie in diretta della guerra tra Russia e Ucraina

Intanto il Trentino continua a mostrarsi solidale e lo fa attraverso l'accoglienza delle persone, le raccolti di beni e di fondi per il popolo ucraino. E' grande il cuore del Trentino e passa attraverso l'impegno di volontari, associazioni, enti pubblici e privati nella raccolta di vestiario, prodotti per l'igiene, cibo, medicinali. Proprio lunedì il presidente Maurizio Fugatti e l'assessore Stefania Segnana, accompagnati dal sindaco Alessandro Betta, hanno approfittato della loro presenza sull'Alto Garda per visitare uno dei centri di raccolta, quello presso l'oratorio di Arco.

raccolte per popolo ucraino-2

Qui l'iniziativa è portata avanti dall'Associazione Noi Oratorio Arco, con la collaborazione di tanti volontari, dei Nu.Vol.A. dell'Alto Garda e Ledro, di un gruppo di imprenditori locali, del Comune, nonché del Gruppo Arcese che sta garantendo il contributo logistico, ovvero il trasporto fino alla filiale in Polonia, dove i pacchi vengono smistati. Il presidente Fugatti e l'assessore Segnana hanno elogiato l'impegno dei volontari, illustrato le iniziative messe in campo dalla Provincia e ringraziato Eleuterio Arcese e la figlia Paola per la disponibilità e generosità nel fornire i mezzi di trasporto. La raccolta di beni di prima necessità per l'Ucraina, presso l'Oratorio di Arco, proseguirà fino al 9 marzo dalle 9 alle 20.

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