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Cronaca Centro storico / Piazza Santa Maria Maggiore

Santa Maria Maggiore: arrivano le guardie, dalla Provincia 50.000 euro

Un bando specifico per un servizio di vigilanza alla basilica. L'annuncio, ripreso dai quotidiani online, è del presidente della Provincia Maurizio Fugatti

Un bando da 50.000 euro per pagare guardie private a presidio della chiesa di Santa Maria Maggiore. L'annuncio del presidente della Provincia Maurizio Fugatti è stato intercettato a margine della seduta della Giunta provinciale di venerdì 23 novembre da L'Adige ed Il Dolomiti, e ripreso dall'Ansa.

La zona dove sorge la basilica conciliare è nota alle cronache per episodi di microcriminalità. L'anno scorso il parroco prese la decisione di chiudere la chiesa in certe fasce orarie, non riuscendo a garantire la sorveglianza con le sole forze del volontariato. Ora il presidente Fugatti mette sul piatto 50.000 euro. 

La storia della piazza è travagliata: fino a 5-6 anni fa luogo della movida universitaria si è poi progressivamente svuotata con la chiusura di alcuni bar, le ordinanze anti-alcol da asporto ed il presidio fisso, per diversi mesi, di forze dell'ordine ed unità cinofile anti-droga. In seguito i lavori di riqualificazione riconsegnarono alla città una piazza esteticamente molto simile a prima, certo senza auto e con un arredo urbano rinnovato, ma ebbero il merito di far sparire per qualche mese la movida, che non sarebbe più  tornata.

Ora la piazza appare per lo più deserta, rispetto alle masse di studenti che campeggiavano qualche anno fa, ma negli angoli un po' più nascosti è rimasto, forse più indisturbato, il piccolo spaccio. Recentemente la fotografia di un uomo di spalle che orina sui muri della chiesa è stata diffusa da un consigliere comunale. Un secondo episodio è finito con un daspo ed una doppia multa per il responsabile.

Piazza Santa Maria Maggiore è da sempre il simbolo della richiesta di ordine, visibile e tangibile, da parte dei residenti. La campagna elettorale delle provinciali 2013 si giocò in parte su questo tema. Seguirono fiaccolate e marce di protesta, in particolare una capeggiata proprio dalla Lega e dall'allora consigliere Fugatti, che oggi da Presidente ha preso la decisione. Resta da vedere se le guardie armate saranno la soluzione ad una richiesta di sicurezza che, per i residenti della Portèla, sembra essere inesauribile.

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