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Cronaca Lavis

Lavoratori picchiati e sfruttati, erano dipendenti di una società trentina

Un blitz dei carabinieri ha portato ad undici arresti, tra cui nove pakistani accusati di schiavizzare i connazionali

Coinvolge anche il Trentino il blitz anti caporalato portato a termine dai carabinieri nella mattinata di lunedì: in tutto undici le persone arrestate dai militari di Cittadella (Padova) nell'operazione che ha sgominato un'organizzazione di pakistani che sfruttava lavoratori propri connazionali. Oltre a nove pakistani, arrestati anche Giorgio Bertan e Giampaolo Pinton, rispettivamente amministratore delegato e direttore dell'area tecnica di Grafica Veneta Spa, azienda leader nella stampa di libri e pubblicazioni.

Secondo quanto riporta Padova Oggi, i lavoratori schiavizzati erano dipendenti della B.M. Services di Lavis, in Trentino. L'azienda si occupa di imballaggio e confezionamento di prodotti per l'editoria. I carabinieri hanno accertato che i due titolari (anche loro pakistani) assumevano connazionali per brevi periodi, stipulando regolari contratti di lavoro (part-time e full-time).

In realtà, però, gli operai lavoravano anche fino a 12 ore al giorno, senza alcuna pausa, senza ferie, né altra tutela. Per altro, i titolari avevano messo in piedi un articolato sistema estorsivo per recuperare parte dello stipendio che versavano ai dipendenti: prelevavano dalle carte di debito delle vittime agli sportelli Atm, loro personalmente o altre persone delegate. I dipendenti dovevano anche pagare l'affitto di un posto letto ricavato da abitazioni messe a disposizione della ditta dove vivevano anche 20 persone ammassate.

Minacce e botte

I dipendenti per difficoltà linguistiche e per fiducia nei propri connazionali all'inizio non avevano capito di essere sfruttati e derubati. Nel tempo, però, hanno inteso che qualcosa non quadrava e si sono rivolti al sindacato. Qui è scattata la vendetta. I titolari della BM Services sas, scoperto cosa avevano fatto i dipendenti, hanno deciso di "dare l'esempio" agli altri. Il 25 maggio 2020, quando i lavoratori sono tornati nelle loro case a Trebaseleghe e Loreggia, sono stati aggrediti da squadre di picchiatori. Legati mani e piedi, picchiati, derubati di documenti, soldi e cellulari per impedir loro di chiedere aiuto. Poi sono stati fatti salire a bordo di tre veicoli e lasciati sanguinanti per strada. Altri cinque si erano presentati all'ospedale di Padova.

L'indagine

Una volta ricostruita la situazione, assieme al gruppo carabinieri tutela del lavoro di Venezia, i militari hanno esteso le indagini alle aziende presso le quali lavoravano i dipendenti della B.M. Services. Secondo gli inquirenti infatti, anche parte della dirigenza di Grafica Veneta era a conoscenza dello sfruttamento dei lavoratori stranieri. Erano, inoltre, ben consapevoli delle degradanti condizioni di lavoro, della mancata fornitura dei Dpi (protezioni da rumori, scarpe antinfortunistiche, ecc). I nove pakistani arrestati sono accusati di lesioni, rapina, sequestro di persona, estorsione e sfruttamento del lavoro. I due dirigenti di Grafica Veneta sono invece ai domciliari con l'accusa di sfruttamento del lavoro.

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