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Cronaca

Governo, nomina di Bondi: Divina contro Dellai

Dellai definisce"una bizzarria" la nomina di Bondi, Divina attacca il presidente della provincia: "Dellai teme i suoi amici Romani"

"Da parte del Trentino ci sarà la massima collaborazione con il Commissario Bondi tesa da un lato a verificare se vi possano essere proposte che ci aiutino a fare ancora meglio e dall'altro a fornire esperienze già sperimentate a livello locale. Già martedì un nostro tecnico parteciperà a Roma ad un convegno sul tema della spending rewiew". Lo ha detto oggi il Governatore del Trentino Lorenzo Della che ha  anche definito una "bizzarria" la nomina di Enrico Bondi (ex risanatore Parlamalat) da parte del Governo Monti
.

Dellai ha peraltro ricordato gli interventi promossi negli ultimi anni dalla provincia autonoma di Trento proprio in tema di razionalizzazione della spesa pubblica. "Tra questi figurano gli interventi di riduzione dei costi dei cosiddetto back office per una percentuale del 10%, pari a un valore di 120 milioni di euro - ha aggiunto - e una contestuale riduzione della tassazione di nostra competenza. Siamo interessati a una riduzione dei costi e delle spese selettiva, che è altro rispetto a un Commissariamento aspetto che la Costituzione prevede solo per casi gravissimi e ben circoscritti".

Di tutt'altro avviso Sergio Divina che dichiara: "E' giustamente agitato il nostro presidente Dellai leggendo le intenzioni del Governo dei suoi amici romani.
La nomina del Commissario Bondi è funzionale a reperire almeno 4,2 miliardi di euro entro quest'anno per evitare di aumentare di due punti l'Iva a partire da ottobre. Ma il reale sforzo che dovranno fare le Regioni e Province Autonome sarà nell'ordine di oltre 20 miliardi per rispondere ai criteri della "spending review" (rivisitazione della spesa pubblica) elaborati dall'amico ministro Giarda.

Dellai può anche definire  "folle" la nomina di Bondi, e dire "non ci sto" fin che vuole, ma se Roma mette sotto la lente le spese della Provincia di Trento non può pensare che dica che tutto va bene. Quattro livelli di governo locale per 500 mila abitanti (Regione, Provincia, Comunità di Valle e Comuni), raffrontati ai due livelli nel resto d'Italia (Regione e Comuni) non si possono in nessun modo giustificare.

Se aggiungiamo poi che il Governo ha aperto un sito dove i cittadini possono segnalare sprechi e spese incomprensibili, il quadro è compiuto. Non è difficile immaginare che fra i 113.000 Trentini che la scorsa domenica (di ponte festivo) si sono recati alle urne per cancellare le Comunità di Valle, una buona parte segnalerà al Governo questa costosa anomalia trentina. Non è più ora di credersi i primi della classe. Se all'esterno diamo l'immagine di poter spandere e spendere senza ritegno, è ovvio che arriverà prima o poi chi una "tosatina" te la darà anche volentieri.

Fa bene, pertanto,  Dellai a temere i suoi amici romani. Meglio sarebbe però  se rivedesse e tagliasse i tanti carrozzoni messi in piedi in questi anni di vacche grasse, rinunciasse a controllare tutto tramite la spesa pubblica e si allineasse al momento di difficoltà che tutto il Paese sta attraversando."
 

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