Trento, richiesta di rinvio a giudizio per due dipendenti del Comune di Trento

La Procura di Trento ha chiesto il rinvio a giudizio per i due dipendenti del Comune di Trento coinvolti nell'inchiesta della Procura di Trento sui presunti episodi di abuso d'ufficio e truffa nei rimborsi chilometrici. Entrambi i funzionari, che hanno sempre respinto fermamente le accuse mosse dal pubblico ministero Maria Colpani, erano stati sospesi dal servizio a fine 2012. Adesso saranno chiamati a chiarire attraverso i loro legali la propria posizione davanti al giudice per l'udienza preliminare che potrà emettere la sentenza di non luogo a procedere oppure il decreto che dispone il rinvio a giudizio, confermando la richiesta del pm.
Le accuse sono in parte differenti. Uno di loro è ritenuto responsabile, oltre che di abuso d'ufficio e truffa, anche di abuso edilizio. Secondo la Procura avrebbe  consigliato al titolare di una concessione edilizia di retrodatare la dichiarazione di inizio attività, per ovviare al fatto che la concessione stessa era scaduta. Il collega invece è accusato, oltre che di abuso e truffa, di favoreggiamento e omessa denuncia. Avrebbe riservato un trattamento di favore a un albergatore del monte Bondone, coprendo degli abusi edilizi compiuti all'interno. Il funzionario una volta effettuato un sopralluogo nella struttura, stando alla ricostruzione degli inquirenti, sarebbe incappato in alcuni soppalchi presenti all'interno che non erano a norma. Poi avrebbe evitato di redigere il verbale, con la relativa sanzione, eliminando le foto fatte nel sopralluogo. Riguardo all'accusa di truffa nei confronti di entrambi i dipendenti, si tratta di irregolarità nelle richieste di rimborsi chilometrici - relative a somme non elevate - presentate alla propria amministrazione.