Donne in corteo per Giulia Cecchettin e Fugatti chiede un minuto di silenzio
La "passeggiata rumorosa" di Non una di meno è dedicata alla 22enne uccisa nei giorni scorsi e a tutte le vittime di femminicidio in Italia. Intanto le attiviste dichiarano: "Vogliamo che educhiate i vostri figli perché siamo stufe di doverci proteggere"
Il femminicidio di Giulia Cecchettin ha colpito anche il Trentino, già scosso nei giorni scorsi dalle ricerche del fuggitivo Filippo Turetta prima della scoperta del cadavere della 22enne. Ed è per questo che stasera, lunedì 20 novembre, alle 19:30, il collettivo "Non una di meno Trento" ha organizzato, come accadrà in contemporanea con altre città d’Italia, una manifestazione in memoria di Giulia Cecchettin e per dire basta ai femminicidi e alla violenza di genere.
Il giallo della fuga di Filippo
“Il patriarcato ci ammazza ogni giorno, non è possibile che ogni tre giorni ci sia un femminicidio e le istituzioni che fanno? Stanno a guardare complici di perpetrare una cultura del possesso. L’Italia è uno dei pochi paesi in Europa in cui l’educazione sessuale e affettiva non è obbligatoria nelle scuole. Vogliamo che educhiate i vostri figli perché siamo stufe di doverci proteggere” scrive il collettivo in una nota. Il corteo, o passeggiata rumorosa come è stata chiamata, prenderà il via alle 19:30 dalla facoltà di Sociologia in via Verdi.
Giulia Cecchettin, l'appello del presidente Fugatti
"Anche la comunità trentina è scossa e si unisce al dolore della famiglia e degli amici di Giulia Cecchettin, ennesima vittima di femminicidio". Sono le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che invita a occasioni di riflessioni aderendo alla proposta del ministero all'istruzione.
"Accanto alla rabbia e al dolore - commenta Fugatti - il tragico epilogo della vicenda di questi giorni deve generare in ognuno di noi una forte spinta all’impegno affinché tali episodi non trovino nuovo terreno fertile per insinuarsi nella nostra società. L’educazione e il rispetto devono essere le fondamenta su cui edificare il nostro essere dei buoni cittadini e vivere in relazione con gli altri. Per questo, accanto alla famiglia, il ruolo della scuola quale luogo educativo, di crescita e di confronto, è fondamentale. Qui devono svilupparsi riflessioni profonde e confronto su quanto i nostri giovani vivono e su quanto gli accade attorno, fornire gli strumenti affinché ognuno possa esprimersi liberamente e relazionarsi con l’altro sapendo però riconoscere il limite. In questo senso è fondamentale il ruolo educativo della famiglia. Anche per questo, a pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, accogliamo la proposta del Ministero dell’Istruzione e del Merito invitando tutte le scuole del sistema scolastico trentino a osservare domani un minuto di silenzio in ricordo di Giulia e delle tante donne vittime di violenza".