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Irregolari / Giudicarie

Gestiscono un albergo sul lago di Garda ma percepiscono l'assegno unico provinciale

Diverse le situazioni irregolari. Proseguono i controlli serrati da parte della polizia locale e di Apapi

Vivono fuori regione e gestiscono un albergo sul lago di Garda, ma percepivano anche l'assegno unico provinciale, lo strumento pensato per sostenere chi versa in gravi difficoltà economiche. Il fatto è stato scoperto a metà giugno, durante i controlli della polizia locale delle Giudicarie di Tione di Trento e dell’Apapi (Agenzia provinciale per l’assistenza e la previdenza integrativa) che verificano costantemente se nel tempo rimangono i requisiti necessari per l’ottenimento dell’assegno unico provinciale all'interno delle famiglie.

Non sarebbe, però, questo un caso isolato. Come si legge nella nota della polizia, sarebbero infatti state segnalate altre situazioni nelle quali venivano percepite indebitamente le agevolazioni economiche. Il caso più eclatante rimane attualmente quello di questa famiglia che rientra solo occasionalmente in in Trentino e che vive sul lafo di Garda, fuori regione, dove gestisce per l'appunto una struttura alberghiera. 

Secondo quanto emerso durante i controlli di polizia e Apapi, le persone che richiedevano il sostegno, in questo caso, cambiavano continuamente la residenza e quindi anche le dichiarazioni presentate a due diversi comuni giudicariesi. Un atteggiamento, questo, ritenuto un "Evidente tentativo di scompigliare le risultanze della pubblica amministrazione, la famiglia voleva così continuare a risultare residente in provincia di Trento".

Le erogazioni del contributo sono state al momento bloccate dall’Agenzia provinciale competente. La polizia locale sta portando avanti ulteriori accertamenti per informare anche l’Autorità giudiziaria competente sugli eventuali risvolti di natura penale che potrebbero emergere durante l'analisi delle pratiche in trattazione nei vari Enti.

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