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Il monitoraggio

Corrono i contagi covid: registrato un +51,9% in 7 giorni

Gimbe chiede al ministro Speranza di pubblicare subito il piano di gestione pandemica per l’autunno-inverno

Netto aumento dei nuovi casi positivi al coronavirus in tutta Italia, quello registrato nella settimana a cavallo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. A rivelarlo, anche questa volta, è la Fondazione Gimbe che con i suoi grafici mostra anche una salita per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto in area medica, così come in terapia intensiva. Sono però in calo i decessi.

La situazione trentina

In Trentino, nella settimana in esame, si registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (818) e si evidenzia un aumento dei nuovi casi (48%) rispetto alla settimana precedente. Sopra media nazionale i posti letto in area medica (13,3%) e in terapia intensiva (4,4%) occupati da pazienti covid-19. La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 8,8% (media Italia 10,1%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da COVID-19 da meno di 180 giorni, pari al 1,7%;

La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 12,3% (media Italia 11,2%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 3,9%.

Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose è del 22,2% (media Italia 17,7%). La popolazione 5-11 che ha completato il ciclo vaccinale è pari 31,9% (media Italia 35,2%) a cui aggiungere un ulteriore 3,1% (media Italia 3,3%) solo con prima dose. I nuovi casi per 100.000 abitanti dell'ultima settimana per la provincia di Trento sono pari a 786 (+48% rispetto alla settimana precedente).

"Per la terza settimana consecutiva - dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - si registra un incremento dei nuovi casi che segnano un ulteriore balzo (+51,9%): da poco meno di 161 mila arrivano a superare quota 244 mila, con una media mobile a 7 giorni di quasi 35 mila casi al giorno".

Secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 24 agosto 2021-28 settembre 2022 in Italia sono state registrate oltre 1,09 milioni di reinfezioni, pari al 6,2% del totale dei casi. La loro incidenza nella settimana 22-28 settembre è del 17,8% (n. 59.172 reinfezioni), in aumento rispetto alla settimana precedente (15,8%).

"Sul fronte degli ospedali - afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe - dopo oltre due mesi di calo si registra un’inversione di tendenza nelle terapie intensive (+21,1%), e un netto balzo (+31,8%) dei ricoveri in area medica. Gli ingressi in terapia intensiva dopo aver toccato la scorsa settimana il minimo dal luglio 2021, sono quasi raddoppiati con una media mobile a 7 giorni di 21 ingressi/die vs 11 ingressi/die".

Continuano a diminuire i decessi legati al covid: 281 negli ultimi 7 giorni (di cui 6 riferiti a periodi precedenti), con una media di 40 al giorno rispetto ai 44 della settimana precedente.

"La netta ripresa della circolazione virale - conclude Cartabellotta - coinvolge l’intero territorio nazionale e sta già facendo sentire i suoi effetti sui ricoveri in area medica e, in misura minore, in terapia intensiva.  All’inizio di questa nuova ondata la preoccupazione è forte per vari fattori: la campagna vaccinale è sostanzialmente ferma, la copertura della quarta dose per anziani e fragili non decolla, la stagione influenzale è in arrivo e sui mezzi pubblici si è detto addio all’obbligo di mascherina. Ma ancor di più inquieta l’assenza di un piano di preparazione per la stagione autunno-inverno, più volte invocato dalla Fondazione GIMBE: la circolare del Ministero della Salute con le indicazioni per la gestione dell’epidemia di SARS-CoV-2, che pareva di imminente pubblicazione, è stata ingiustificatamente bloccata dimostrando che in questa fase di transizione istituzionale l’opportunismo politico prevale sulla tutela della salute pubblica. E nell’attesa che il nuovo Esecutivo sia pienamente operativo, si sta concretizzando il rischio già paventato dalla Fondazione Gimbe: l’ennesima corsa all’inseguimento del virus che compromette la salute e la vita delle persone più fragili e ritarda l’assistenza sanitaria per i pazienti con altre patologie. Ecco perché la Fondazione GIMBE chiede al Ministro Speranza di pubblicare subito la circolare sulla gestione pandemica e ribadisce le 5 azioni fondamentali raccomandate dall’OMS Europa: aumentare le coperture vaccinali (con tre dosi) nella popolazione generale; offrire la quarta dose alle persone a rischio dopo 120 dalla somministrazione della terza; promuovere l’utilizzo delle mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici; areare gli spazi pubblici affollati, quali scuole, uffici, bar e ristoranti, mezzi di trasporto pubblico; applicare rigorosi protocolli terapeutici per le persone a rischio di malattia grave".

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