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Cronaca Oltrefersina / Largo Medaglie d'oro

Guardia medica morta di coronavirus, il sindacato: "Tenuta nascosta, traditi dall'Azienda sanitaria"

Durissimo affondo della Cisl medici sul primo caso di contagio mortale tra il personale dell'Apss: "Credeva in un'Azienda, in una Provincia, che l'ha dimenticata"

"Gaetana Trimarchi è morta per aver creduto in questa APSS, in questa Provincia, che fino all’ultimo ha tenuto nascosta all’evidenza la sua scomparsa". E' durissimo l'affondo del dottor Paolo Nicoli, segretario provinciale della Cisl Medici, dopo la tragica scomparsa della guardia medica 57enne della Val di Fassa, a causa del coronavirus contratto nello svolgimento del servizio di continuità assistenziale in questi giorni di emergenza.

Nella conferenza stampa di aggiornamento, che quotidianamente si tiene nel tardo pomeriggio, il direttore dell'Apss ha diffuso i dati del contagio tra i dipendenti dell'Azienda sanitaria: 129 casi, tra cui 102 infermieri e 14 medici. Sei i dipendenti dell'Apss ricoverati. Tra questi c'era, ormai da qualche giorno, anche la dottoressa Trimarchi. Nessuna menzione.

A dare notizia del decesso è stato il sindacato, con una nota inviata verso le ore 21 (vedi sotto). Quasi due ore più tardi è arrivato il messaggio di cordoglio dell'Apss, poi quello dell'assessore Segnana. Si tratta della prima vittima di coronavirus tra il personale medico e sanitario che tutti i giorni affronta l'emergenza in Trentino.

"Quanti oltre a Gaetana?": ecco la lettera della Cisl

Fra un secolo,forse,si ricorderà che non siamo stati noi,medici del Trentino,i cui nomi saranno cancellati e dimenticati,a salvare molti di voi, ma sia stato un popolo trentino unito e sincero.
Noi saremo morti senza grandi frasi,con semplicità,cercando di rendere onore alle nostre categorie,a salvare i nostri ammalati,a dare la pace alle nostre coscienze,come se si trattasse del nostro competente lavoro quotidiano che aveva diritto ad ogni tutela perchè nessuno di noi doveva morire sul lavoro.
Nel disprezzo di chi non ci ha fatto sapere neppure il nome di chi di noi era morta.
A tutela dell'art.32 della nostra comune Costituzione.
A voi giornalisti, ed a voi politici, rimarrà il compito più agevole:quello di tradurre in articoli, ognuno la sua parte, il nostro sogno di una società trentina più umana e meno violenta nei nostri confronti, quale era diventata prima di quest'ultima battaglia in cui comunque abbiamo tutti risposto presente.
Il nostro sogno di una solidarietà di tutti, soprattutto di chi avrebbe potuto e non l'ha fatto, seguire, e non scavalcare, i decreti ministeriali della nostra Patria comune.
Per debellare questa mala pianta e l'insufficienza respiratoria di tutti coloro a cui saremmo stati noi soli a chiudere gli occhi, in sicurezza.
Non dovete più tradirci.

Dr.Nicola Paoli

Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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