La polizia ferroviaria sequestra oltre 350 tonnellate di rifiuti ferrosi abusivi
Indagate otto persone, tra cui il titolare di una ditta di rottamazione. La richiesta di materie prime ha aumentato i furti di metalli
Otto persone indagate, oltre 50mila euro di sanzione amministrativa, e sei veicoli sequestrati. È il bilancio dell'operazione 'Oro Rosso', portata a termine dalla polizia ferroviaria di Rovereto: gli agenti hanno rinvenuto presso una ditta di rottamazione di metalli oltre 353 tonnellate di rifiuti ferrosi, di cui più di 3 di rame, tutti provento di attività abusiva.
L'operazione giunge a conclusione di un'indagine avviata nello scorso novembre, quando i poliziotti, verificando i registri della società si sono insospettiti a causa dei numerosi conferimenti da parte di privati, nonostante la normativa preveda che gli stessi debbano smaltirli solo presso i centri di raccolta comunali. È così venuta alla luce una fiorente attività, da tempo effettuata da soggetti pluripregiudicati, non autorizzati ai sensi della normativa ambientale, con la complicità della stessa ditta di rottamazione.
Al termine dell'attività d'indagine, sono state indagate 8 persone, tra cui il titolare dell'impresa, elevate sanzioni amministrative per un totale di 52.000 euro, oltre al sequestro preventivo di 6 veicoli stradali, utilizzati per il trasporto dei rifiuti ferrosi, eseguito in collaborazione con la polizia locale di Trento e Monte Bondone. L'operazione ha contribuito a ridurre il fenomeno dei furti di metalli, cresciuto negli ultimi mesi, a causa della richiesta di materie prime legata alla ripresa dell'economia.