Mountain Wilderness: "No alla funivia della Marmolada, sì all'accessibilità alternativa"
Dopo "60 anni di anarchia urbanistica" non si possono ripetere gli stessi errori: i gestori dei rifugi chiedono parcheggi e accessibilità, gli imprenditori veneti progettano una funivia d'alta quota, ma ci sono metodi meno invasivi per rendere più accessibile la Regina delle Dolomiti, ecco quali...
Quale futuro per la Regina delle Dolomiti? Un altro mega-impianto di risalita, o accebbisilità alternativa per garantire l'integrità dell'ambiente in una montagna che non è di questa o quella provincia, bensì patrimonio dell umanità? Così l'associazione ambientalista Mountain WWilferness affronta la questione della riqualificazione turistica della Marmolada, che sia la Provincia di Trennto che la Regione Veneto stanno cercando, quest'ultima rilanciando il progetto di una funivia d'alta quota, clicca qui.
La lunga lettera aperta pubblicata dal Consiglio direttivo dell'assocazione affronta, punto dopo punto, le qustioni ambientali ed urbanistiche della zona perchè non si ripetano gli errori del passato:" 60 anni di anarchia urbanistica, priva di programmazione, hanno portato alla devastazione della Regina nel suo versante Nord - si legge nel documento - I rifugi sono sorti disordinatamente, i parcheggi hanno eroso il piede della montagna appena sopra il lago pur rimanendo di difficile accessibilità".
Per un nuovo tipo di accessibilità si chiedono soluzioni alternative come bus elettrici, lo sviluppo del ciclismo d'alta quota, e percorsi tematici, dalla natura alla Grande Guerra, come quelli proposti dal Museo di scienze naturali nel 2006, mai attiivati: "Questa proposta risultava essere il più energico e concreto investimento culturale e formativo dell’intero territorio della Marmolada", ma non è stata realizzata.
