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Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Rovereto: pensione pignorata per mantenere la figlia all'Università

Il Tribunale ha dato ragione alla figlia 24enne ed all'ex moglie: l'uomo, autista in pensione, dovrà versare un quinto della pensione fino "al raggiungimento dell'indipendenza economica"

Condannato a mantenere la figlia iscritta all'Università con scarso profitto, per usare un eufemismo, cioè senza aver dato nemmeno un esame, a 24 anni. E' successo ad un roveretano, autista del servizio pubblico in pensione, dopo che l'ex moglie e la figlia lo hanno trascinato in Tribunale.

La vicenda, finita su alcuni quotidiani nazionali, è stata ripresa anche dalla nostra testata online nazionale Today.it. Il padre e aveva sempre rispettato l'accordo stipulato in sede di separazione dalla moglie di versare 300 euro al mese a titolo di alimenti, almeno finché la ragazza aveva compiuto 18 anni ed aveva trovato un lavoro.

Dopo la maggiore età pensava di non dover più mantenere la figlia, ma si è visto invece pignorare un quuinto della pensione, somma che andrà versata "sino a quando non sopraggiungerà l'indipendenza economica della beneficiaria", ha stabilito il giudice. La somma ammonta a circa 150 euro al mese, ovvero la metà di quanto  l'uomo versasse prima del raggiungimento dei 18 anni.

Non è la prima sentenza in tal senso: il mese scorso il Tribunale di Modena ha obbligato un padre a  mantenere il figlio di 28 anni, già laureato, che ha deciso  di iscriversi ad un conrso di cinematografia in un'alttra città

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