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Cronaca Centro storico / Via Rodolfo Belenzani

Fiaccolata per Antonio: luci e silenzio, poi il ricordo degli amici sul palco

Prima il silenzio e le candele, poi ancora le parole di amici, studenti, professori, che ritraggono un ragazzo entusiasta, desideroso di imparare e di mettere le proprie capacità a servizio di un sogno: l'Europa

Un piccolo fiume di luce silenzioso ha attraversato le vie del centro: tanti giovani, studenti, amici di Antonio Megalizzi, il giornalista 29enne ucciso a nell'attentato di Strasburgo, hanno voluto ricordarlo così, fermando ancora per un attimo il traffico cittadino dopo la giornata di lutto dei funerali.

Fiaccolata per Antonio Megalizzi

Punto di partenza del corteo la Facoltà di Lettere, la "casa" dove Antonio coltivava il suo sogno: studiare le istituzioni, la società, la diplomazia dell'Europa, per disegnarne il futuro. Presente tra gli studenti il rettore dell'ateneo Paolo Collini, insieme a molti professori. La bandiera dell'Europa, presente anche sul feretro ai funerali, unico vessillo presente.

Capodanno ricordando Antonio con Radio 80 Forever Young

Ancora tante parole per ricordarlo: sul piccolo palco di piazza Duomo, sotto il grande albero di Natale, compagni di corso, amici e professori hanno letto i loro pensieri per Antonio. Quello che ne emerge è, ancora una volta, il ritratto commovente di un "vulcano attivo", spento, come è stato detto, dalla follia omicida che ha colpito ancora il cuore del Vecchio Mondo.

Un "bravo ragazzo", si direbbe, se non fosse per il timore di sminuire la sua figura con quest'espressione troppo spesso associata ad una bonaria semplicità e nulla più. Il fatto è che Antonio, bravo, lo era davvero: era bravo a prendere sul serio la materia che stava studiando, bravo a tuffarsi nel lavoro senza esaurire le energie per essere anche presente come amico, fidanzato, fratello. Bravo ad alzarsi presto, a cogliere al volo le occasioni per un lavoro all'estero, bravo a non mollare mai. Una riserva inesauribile di entusiasmo.

A ricordarlo sul palco,oltre ai tanti amici, i professori Matteo Borzaga e Caterina Verona,  i rappresentanti di UDU e Associazione Trentino Europa, i colleghi di RTTR, l'editore di Radio Italia anni '60 e lo staff di Radio 80 Forever Young. Tra i tanti interventi abbiamo ritenuto interessante pubblicare, in accordo con gli organizzatori della fiaccolata, un articolo che Antonio aveva scritto all'indomani dell'assalto terroristico alla redazione di Charlie Hebdo, letto in piazza Duomo da un'amica. Leggi l'articolo clicca qui...
 

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