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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Farmacie, la Consulta censura la Provincia: "Decidano i Comuni"

La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso del Governo, che aveva censurato l'attribuzione all'ente Provincia, su proposta dei comuni interessati, delle funzioni sulla determinazione del numero di farmacie nei singoli comuni

La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso del Governo, che aveva censurato l'attribuzione all'ente Provincia, su proposta dei comuni interessati, delle funzioni sulla determinazione del numero di farmacie nei singoli comuni e all'identificazione delle zone in cui collocarle. L'attribuzione di tali compiti alla Provincia - e non ai comuni viola -, secondo la Corte, i principi fondamentali stabiliti dalla legislazione statale in materia di tutela della salute con conseguente violazione degli articoli 117, comma terzo, della costituzione e 9, comma 1, numero 10, dello statuto speciale. Il legislatore statale ha attribuito ai comuni il compito di individuare le zone in cui collocare le farmacie, al fine di assicurare un ordinato assetto del territorio in relazione agli effettivi bisogni della collettività. Il d.l. n. 1 del 2012, convertito dalla legge n. 27 del 2012, contiene infatti un esplicito riferimento alla finalità di "assicurare un'equa distribuzione sul territorio, tenendo, altresì, conto dell'esigenza di garantire l'accessibilità del servizio farmaceutico anche a quei cittadini residenti in aree scarsamente abitate". L'individuazione e la localizzazione delle sedi farmaceutiche, nel rispetto della proporzione stabilita dalla legge statale, sono, inoltre, da ricondurre ai compiti di pianificazione urbanistica di competenza dei comuni, in quanto enti appartenenti ad un livello di governo più vicino ai cittadini.

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