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Cronaca Mori / Vicolo Pipel

Mori, boato nella notte poi finto volantino: "Abbiamo fatto un test"

Un boato, probabilmente dovuto allo scoppio di un petardo, nella notte poi il finto volantino a nome "Tribù delle Fratte". I manifestanti smentiscono categoricamente

Sale la tensione a Mori per la protesta contro il vallo-tomo, e con la protesta anche la mistificazione. Qualcuno ha approfittato della situazione per creare ancor più confusione. Almeno così pare a quanto comunica la Tribù delle Fratte, ovvero i manifestanti che presidiano la zona dei lavori, che prende le distanze da un volantino comparso questa mattina nelle vie del paese, e dalle conseguenti voci circolate nei bar e nei negozi del borgo.

Facciamo un passo indietro: ieri sera diversi residenti hanno udito chiaramente un forte boato provenire dalla piazza del mercato. La cosa ha destato naturalmente non poca preoccupazione, dato il clima che si respira in paese in questi giorni. Cosa sarà mai stato? La risposta, palesemente falsa, è contenuta in un volantino ritrovato questa mattina nelle vie interessate, firmato "tribù delle fratte".

"Certi delle nostre buone ragioni abbiamo provveduto ieri al primo stress test tramit esplosivo a bassa intensità. Ad ore 23.32 abbiamo esploso il Prat 217 di potenza media. La botta è stata avvertiita dalla popolazione fino all'agglomerato di Fontechell (conca di Brentonico) ma come supposto il diedro tiene". Così si legge nel volantino, ritrovato in diverse copie questa mattina sulle porte delle case. 

La vera Tribù delle Fratte smentisce categoricamente: qualcuno ha fatto scoppiare un petardo fingendo che i manifestanti volessero effettuare un fantomatico "test", tra l'altro a loro rischio vist che il presidio si trova proprio sotto il diedro roccioso. "Basta bugie sulla pelle di vicolo Pipel", basterebbe questa imprecisione a smascherare i veri autori del volantino, e probabilmente della bravata, ammesso che le due cose siano collegate. Vicolo Pipel infatti non è direttamente interessato dai lavori, a differenza del vicino vicolo di Prearua, dove si trova il presidio permanente dei manifestanti. pipel-2

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