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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sicurezza / Alto Garda e Ledro

Come si salva una vita umana dall’acqua gelata? L’insegnamento dei vigili del fuoco

I corpi di Riva del Garda, Tiarno di Sopra e di Sotto protagonisti in Val di Ledro di un’esercitazione “da brividi”

La caduta in un lago ghiacciato, magari sprofondando sotto un lastrone che si rompe esattamente sotto i propri piedi, è un’esperienza piuttosto angosciante. Un’esperienza che, per i soccorritori, si può trasformare in una vera e propria lotta contro il tempo.

Ed è proprio per farsi trovare pronti a questa casualità che, di recente, il corpo dei vigili del fuoco di Riva del Garda, con i colleghi di Tiarno di Sopra e di Sotto sono stati protagonisti di un’esercitazione sul Lago d’Ampola, in Val di Ledro. Tra gli scenari simulati il supporto a due sommozzatori, la manovra di recupero pericolante con la scala e il ripasso, sempre utile, delle manovre di rianimazione cardiopolmonare.

Mai come in questo caso vale il detto “Prevenire è meglio che curare”. Infatti, in questi giorni tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, lo strato di ghiaccio si è notevolmente ritirato, diventando più fragile e, di conseguenza, pericoloso. Il rischio di persone che, pensando che il ghiaccio regga, scelgono di avventurarsi sulle lastre, salvo poi finire nell’acqua gelata, c’è eccome.

Anche per questo, i vigili del fuoco invitano coloro che nei prossimi giorni andranno nei pressi di laghi, laghetti, stagni o corsi d’acqua all’apparenza ghiacciati a non camminare o praticare attività ludiche, come il pattinaggio, sopra di essi, evitando così di finire nell’acqua gelida e restare isolati.

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