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Cronaca

Recuperato vivo l'alpinista che ha trascorso la notte a 2750 metri

L'uomo era rimasto bloccato in vetta a causa di un infortunio alla gamba

Salvato dopo una notte all’addiaccio, a -16 gradi, in Valle Aurina. Uno scialpinista è stato accompagnato in ospedale a Bolzano, domenica 3 aprile. A darne notizia sono stati i vigili del fuoco altoatesini. 

Salvataggio escursionista dopo una notte a -16 gradi (foto dei vigili del fuoco)

Lo scialpinista si era infortunato durante un'escursione, il giorno precedente, sabato, sul pizzo Rosso. Da quanto si apprende, l'uomo si trovava in una zona senza copertura di rete, quando si è provocato un trauma a una gamba durante la discesa.  Ad allertare i soccorsi è stato il compagno di escursione, che è però dovuto arrivare a valle per farlo. 

Diverse le squadre impiegate per cercare di raggiungere e soccorrere l'uomo: tre del soccorso alpino che hanno percorso la valle del vento a piedi, fermandosi però nella zona del rifugio Giogo Lungo, a causa dell'esistente pericolo di valanghe. Anche l'elicottero aveva tentato di raggiungere l'uomo, ma non ci è riuscito a causa delle condizioni meteo.  

Domenica mattina, finalmente, l'escursionista è stato localizzato e recuperato dall'elicottero a una quota 2.750 metri. Quando è stato soccorso era in stato ipotermia ed è stato accompagnato in ospedale. Ha passato la notte all’addiaccio, ricavando un rifugio nella neve, la temperatura, come segnalato dai soccorritori, ha toccato i -16°C. 

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