Esami per educatori negli asili, ampliati i criteri di accesso
Individuato un corso che consente di ottenere la qualifica (ovvero la "patente" per inserirsi nella realtà occupazionale in questione) anche a coloro che hanno maturato una certa anzianità lavorativa
La quarta commissione permanente del Consiglio provinciale ha ospitato oggi un'audizione dell'assessore all'istruzione Marta Dalmaso, in cui è stato affrontato il tema delle educatrici degli asili nido "discriminate". Attualmente sono 116 le persone che operano nel settore in "difetto" della qualifica, 63 in possesso di diploma e 53 con laurea. In primo luogo, il gruppo tecnico insediatosi dopo le segnalazioni delle stesse educatrici e di alcuni esponenti politici ha stabilito che i requisiti di accesso all’esame vengano ampliati, tenendo conto delle istanze arrivate dai laureati in campo pedagogico. Le tipologie di lauree riconosciute come attinenti e valide per l’accesso vengono ampliate notevolmente. A queste va aggiunta l’esperienza professionale (di almeno 11 mesi nell’arco degli ultimi quattro anni), che può valere anche al posto del tirocinio. In seconda battuta il gruppo di lavoro ha individuato un percorso-corso professionalizzante, che consente di ottenere la qualifica (ovvero la “patente” per inserirsi nella realtà occupazionale in questione) anche a coloro che hanno maturato una certa anzianità lavorativa. Si tratta di un corso attorno alle 300 ore, che valorizza l’esperienza di soggetti che dispongono di un’esperienza lavorativa di almeno 22 mesi, maturata negli ultimi quattro anni. Questo per consentire parità di accesso in base alla storia personale del soggetto ed aprire l’opportunità di lavorare nel settore ad una gamma molto più ampia.