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Cronaca Centro storico / Piazza del Duomo

Ecco il Dpcm dicembre: a Natale e Capodanno vietati gli spostamenti

Confini regionali bloccati per tutto il periodo e festività chiusi nel proprio Comune ecco il testo del nuovo Decreto, in attesa della firma di Conte

Vietati gli spostamenti tra regioni per tutto il periodo natalizio, ed obbligo di rimanere nel proprio comune a Natale, Santo Stefano e Capodanno. Il nuovo Dpcm è stato approvato dal Consiglio dei Ministri nella serata di mercoledì 2 dicembre. Nella giornata di giovedì 3 è previsto un nuovo confronto con le Regioni al termine del quale Conte dovrebbe firmare il documento che poi sarà in vigore fino al 6 gennaio.

Bar, negozi, mascherina: cosa cambia in Trentino dal 3 dicembre

Il testo finale non prevede deroghe, nemmeno quelle ipotizzate per andare a raggiungere parenti anziani soli, al di fuori della propria regione o del proprio comune. Nessuna deroga nemmeno per il coprifuoco alle 22, nè alla Vigilia di Natale nè a San Silvestro. Non viene menzionata l'idea, circolata nei giorni scorsi, di prorogare l'orario dei negozi fino alle 21 nel periodo pre-natalizio. 

Divieto di spostamento: tutte le Regioni contrarie

Le norme contenute nella bozza, inviata ai presidenti delle Regioni e delle Province autonome, annullano ogni possibilità di turismo invernale fino all'Epifania: i divieti di spostamento valgono, infatti, anche per le seconde case sebbene sia garantita la possibilità di spostarsi prima delle date di chiusura e di fare ritorno alla propria abitazione dopo. Di fatto dei turisti che provengono da fuori regione per passare le vacanze in Trentino dovrebbero arrivare, da un'altra regione gialla, prima del 21 dicembre e tornare a casa dopo il 6 gennaio.

Dpcm Natale 2020, ecco il decreto legge che vieta gli spostamenti tra regioni e comuni 

Il testo aumenta anche il limite massimo di vigenza dei decreti attuativi delle norme emergenziali, portandolo dagli attuali trenta a cinquanta giorni. E lo fa perché le norme contenute nel Dpcm 3 dicembre avranno una scadenza superiore ai trenta giorni. Nel decreto legge si stabilisce che: 

  • dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
  • il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute);
  • sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione;
  • dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.
  • Come si era fatto osservare a inizio settimana, chi vorrà spostarsi tra regioni diverse o andare nelle seconde case - sempre che le altre norme in vigore lo consentano - dovrà quindi farlo qualche giorno prima ma non sarà costretto a tornare alla fine del periodo perché, come specifica il comunicato della presidenza del consiglio dei ministri, sarà sempre possibile rientrare a casa. 

Sulla scuola permangono alcune perplessità, il Governo ha annunciato il rientro in classe solamente dopo le vacanze anche se la ministra Azzolina avrebbe garantito la possibilità di riaprire subito. L'ultima parola spetta, ancora, a Conte che, in vista del confronto domani con le Regioni, ha proposto di chiedere ai governatori di spiegare cosa rallenta il ritorno sui banchi, se i trasporti o altro. Così da intervenire prontamente ed evitare ritardi. 

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