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Cronaca

Pluripregiudicata trentina arrestata per tentata rapina

Prima dell'8 marzo, era già stata denunciata ben quattro volte in due anni

E' stata arrestata in flagranza di reato dai carabineri la donna che ha tentato di rapinare una donna in Alto Adige, martedì 8 marzo. Erano da poco passate le 20 e una donna di 85 anni di Varna stava rincasando quando è stata avvicinata da una persona che si è offerta di accompagnarla a casa. Al garbato rifiuto della signora anziana, la donna ha insistito, fino a riuscire ad arrivare fin dentro alla palazzina dove la pensionata abita.

A questo punto la donna voleva entrare in casa e al netto rifiuto della residente ha tentato di strapparle le chiavi di mano. Ne è nata una piccola colluttazione con al centro il mazzo di chiavi che, infine, sono rimaste nelle mani della proprietaria. La donna anziana si è messa a urlare ed è corsa alla porta del vicino di casa, un carabiniere in servizio alla Radiomobile di Bressanone. Il militare, presente in casa, è uscito di corsa e ha capito subito la situazione. Si è qualificato e ha chiesto conto e ragione all’intrusa, oltre a un documento d’identità.

La risposta della donna è stata tutt'altro che collaborativa: insulti, calci e pugni, per poi tentare la fuga. Il carabiniere è riuscito a bloccarla, ha quindi chiamato la centrale operativa della compagnia di Bressanone che ha subito mandato rinforzi.

Nel frattempo, il frastuono ha fatto accorrere molti vicini di casa che hanno aiutato il carabiniere a trattenere la donna. Giusto i pochi minuti che separano Varna da Bressanone e sono arrivate due autopattuglie.

La donna è stata ammanettata e condotta in caserma a Bressanone, identificata, sebbene già nota ai militari, e denunciata in stato di arresto per le ipotesi di reato di tentata rapina pluriaggravata e violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

La donna arrestata è una sessantenne trentina pluripregiudicata principalmente per reati contro il patrimonio, quali rapina, furto, furto aggravato, furto in abitazione, utilizzo fraudolento di carte di credito, ricettazione, ma anche circonvenzione d’incapace e oltraggio a pubblico ufficiale. Un curriculum completo.

I carabinieri della provincia di Bolzano l’hanno denunciata ben quattro volte in due anni, due in stato di libertà e due in arresto, oltre al fatto di martedì 8 marzo. È stata accompagnata al carcere di Trento in attesa di udienza di convalida della misura precautelare. Ai sensi delle vigenti norme, ovviamente alla stessa è riconosciuta la presunzione d’innocenza fino a quando non ne sia stata legalmente provata la colpevolezza (Dir. UE 2016/343).

Il carabiniere se l’è cavata con qualche piccola escoriazione. "La vicenda - si legge in una nota - è l’ennesima dimostrazione che contro i reati 'predatori' la migliore arma sono i nostri vicini di casa che possono vigilare in nostra assenza e aiutarci nel bisogno. Buoni rapporti di vicinato tra condomini e tra residenti lungo la stessa via permettono di tenere i quartieri più sicuri attraverso migliori e più tempestive informazioni alla centrale operativa della forza di polizia più vicina".

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