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Sabato, 23 Settembre 2023
Cronaca

Disastro aereo Rio-Parigi: 228 morti per gli errori dei piloti

Fu una manovra errata del copilota a causare il disastro del volo Air France AF447 da Rio de Janeiro a Parigi precipitato il 1° giugno 2009 nell'Atlantico con a bordpo 228 persone, tra cui tre trentini

Fu una manovra errata del copilota a causare il disastro del volo Air France AF447 da Rio de Janeiro a Parigi precipitato il 1° giugno 2009 nell'Atlantico con a bordpo 228 persone, tra cui tre trentini: Luigi Zortea (il cui corpo non è ancora stato ritrovato), Gianni Lenzi e Rino Zandonai. Secondo il rapporto conclusivo del Bureau d'Enquetes et d'Analyses (Bea) di Parigi, il co-pilota rallentò eccessivamente la velocità dell'Airbus A330 e il pilota non fece in tempo a correggere la manovra sbagliata perché il velivolo perse potenza ed entrò in stallo, avvitandosi e precipitando in mare.

Il rapporto attribuisce parte delle responsabilità anche al design e alla disposizione dei comandi nella cabina di pilotaggio che hanno ostacolato la percezione della realtà da parte di pilota e co-pilota. Il capitano si era allontanato per andare a dormire e ai comandi era rimasto solo il copilota. Nelle registrazioni della scatola nera si sente l'allarme di stallo suonare oltre 70 volte in un minuto per indicare la velocità troppo bassa. A quel punto il copilota ha erroneamente alzato il muso del jet, rallentandolo ulteriormente invece di abbassarlo per fargli acquisire velocità e riassumerne il controllo. Il comandante rientrò in cabina dopo tre minuti ma non fece in tempo a capire cosa fosse successo e compiere le misure corrette.
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