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L'esperto / Val di Sole

"Vi spiego perché gli orsi trentini sono più aggressivi di quelli dell'Abruzzo"

Giorni di confronti e, soprattutto, scontri sugli orsi in Trentino. Secondo il professor Yadid, responsabile al bioparco di Roma, la selezione nel tempo, con l'eliminazione degli esemplari ritenuti "più aggressivi" ha fatto la differenza

Dalla morte di Andrea Papi, avvenuta a causa dell’aggressione da parte dell’orsa Jj4 in val di Sole, su una strada forestale del monte Peller il 5 aprile, si parla incessantemente di orsi, di come comportarsi, cosa sarebbe giusto fare e cosa non sarebbe giusto fare.

Tra i tanti discorsi ci sono stati anche paragoni con altre gestioni di grandi carnivori in altre zone d’Italia. La discussione è approdata anche su La7, durante una puntata di Tagada di giovedì 13 aprile dove è stato intervistato anche il professor Yitzhak Yadid, curatore zoologico al Bioparco di Roma. Tra le domande rivoltegli, questa: “In Abruzzo riescono a convivere agilmente con la popolazione gli orsi? E comunque può accadere?”

“Facilmente non è così – ha detto il professor Yadid -, capita con certi orsi che sono stati trovati dentro le case della gente, l’ho sentito direttamente dal veterinario del parco, ma il numero di orsi in Abruzzo è intorno ai 50, con 10 femmine riproduttive, mentre in Trentino sono un centinaio. C’è una differenza di densità e pressione. Oltre questo, c’è uno studio del quale ho appena parlato con il professore Boitani, sul quale è uscito un articolo scientifico e che dice c’è una differenza, c’è un gene presente negli orsi marsicani che è collegato alla timidezza. Questa è una cosa da verificare, nasce da una selezione nei secoli, eliminando animali aggressivi”.

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