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Cronaca Levico Terme

Detengono illegalmentre armi, munizioni e un distintivo della poliza: nei guai padre e figlio

I due, già noti alle forze dell'ordine, sono stati fermati e controllati venerdì sera dai carabinieri e sono stati arrestati

Detengono abusivamente armi, muizioni e segni distintivi delle forze dell'ordine, nei guai due uomini: padre e figlio. Nella tarda serata di venerdì 19 novembre, i carabinieri di Rovereto, insieme ai militari delle Compagnie di Trento e Borgo Valsugana, hanno arrestato due italiani, M.M. e M.S., padre e figlio, rispettivamente di 53 e 18 anni, entrambi residenti nel comprensorio dell’Altopiano della Vigolana, responsabili a vario titolo di porto e detenzione di armi clandestine e munizionamento, ricettazione e possesso di segni distintivi di organo di polizia. 

Padre e figlio, già da tempo monitorati dalle forze dell'ordine, venerdì sera sono stati intercettati e fermati a bordo della loro auto a Levico Terme. Il padre, già gravato da precedenti specifici, durante l’ispezione al veicolo da parte dei militari, approfittando della scarsa illuminazione, ha tentato maldestramente di passare al figlio la pistola che portava con sé, ma l’azione è stata subito interrotta dai carabinieri che hanno provveduto a recuperare l’arma, una beretta calibro 7.65, carica e funzionante, con matricola abrasa.  Durante le perquisizioni domiciliari, a casa del 18enne a Trento i carabinieri hanno trovato e sequestrato una placca riconducibile alle forze dell’ordine e munizioni da caccia detenute illecitamente.

I due sono stati accompagnati all'interno della casa circondariale di Spini di Gardolo in attesa dell’udienza di convalida.

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